Page 43 - ZAIA III bozza
P. 43
Quando Nietzsche abbracciò un cavallo
16
sca per ricorrere alla violenza, e non solo simbolica .
E anche questo può essere un buon motivo di riflessione per i lettori.
Cioè se i “diritti degli animali” valgano, non la famigerata Messa, ma
almeno in prospettiva, l’acuirsi di una “guerra”se non civile, sicuramen-
te “culturale”. Le cui conseguenze non vanno mai sottovalutate.
Epilogo: da Nietzsche a Nietzsche
Una precisazione. Quanto appena detto, non significa che chi scrive
sia contrario al dibattito pubblico. Ci mancherebbe altro. Si ritiene sia
utile conoscerne i limiti sociologici. Tutto qui.
Se infine ci è concessa una valutazione normativa sui “diritti degli ani-
mali”, crediamo sia necessario puntare su una visione olistica. Che tutta-
via conservi al centro l’uomo. Una concezione, al tempo stesso, rispetto-
sa degli animali e delle gerarchie naturali. Capace, seguendo l’ispirazio-
ne nietzschiana, di sospingere l’ uomo ad abbracciare un cavallo soffe-
rente, senza però identificarsi totalmente con esso.
17
L’uomo, scrive Nietzsche, è “una fune sopra l’ abisso” . Ma è una
fune pensante, che a differenza di altri esseri viventi, “sente” il peso
“metafisico” 18 del rischio di spezzarsi all’improvviso. Un sentimento che
può rendere l’uomo, come è giusto che sia, sensibile alle sofferenze del
cavallo. Ma potrà mai bastare la “cura” a rendere il cavallo consapevole
delle sofferenze dell’uomo?
16 Su questi aspetti si veda A. Gaspari e V. Pisano, Dal popolo di Seattle all’ecoterrorismo. Movimenti antigloba-
lizzazione e radicalismo ambientale, 21mo Secolo Editore, Milano 2003. In alcuni punti gli autori esagerano.
Ma i rischi di certe posizioni estreme, in campo non solo ambientale, sono chiaramente messi in luce.
17 F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra. Prefazione, 4 in Idem, Opere 1882-1895, Newton Compton, Roma 1993,
vol. II, p. 234.
18 Sulla distinzione “metafisica” tra esseri umani e animali (nei termini di ambizioni, speranze, aspirazioni pre-
senti, consapevolmente, soltanto nell’uomo), rinviamo alla soddisfacente trattazione di R. Scruton, op. cit.,
pp. 60-65.
46 - SILVÆ - Anno V n. 11