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Dall’antropocentrismo all’affermazione dei diritti animali
DALL’ANTROPOCENTRISMO
ALL’AFFERMAZIONE
DEI DIRITTI ANIMALI:
UN CAMMINO ANCORA
DA COMPLETARE
di Francesca Rescigno*
La legge creata dagli uomini per gli uomini risponde alle esigenze della società umana sem-
pre più articolata e complessa, una società antropocentrica che relega gli animali al ruolo
di ‘res’. L’elaborazione filosofica e il pensiero religioso più illuminato non sono state in
grado di modificare sostanzialmente tale concezione del mondo anche se insieme alla
riflessione scientifico-etologica più moderna hanno condotto comunque a visioni maggior-
mente concilianti verso il mondo animale.
Dal punto di vista del nostro panorama giuridico tali tentativi di avvicinamento si trova-
no ben rappresentati dalla Legge n. 189 del 2004 che costituisce un importante passo
avanti nella tutela giuridica degli esseri animali, esseri che però non sono ancora consi-
derati veri e propri soggetti del diritto, trasformazione questa che potrà finalmente avve-
nire solo con l’inserimento del benessere e della dignità animale nella nostra Carta costi-
tuzionale.
Law created by men for men meets the requirements of more and more complex human
community, an anthropocentric society that relegates animals to the role of “res'. Neither
philosophical elaboration nor even the most enlightened religious thought have so far
achieved any substantial change in such a view of the world, even though they have led,
together with modern scientific-ethologic reflection, to a more compliant attitude towards
the animal world. With respect to our legal panorama such an approach is well repre-
sented by Legge n. 189 of 2004, which is indeed an important step in the legal protection
of animal beings although they are not yet fully regarded as right owners. The latter
advancement will only take place when the principles of animal dignity and well-being
are finally included into the Italian Constitution.
a riflessione che si è occupata nel corso del tempo degli esseri ani-
mali risulta caratterizzata da un vizio sostanziale e cioè l’idea che
Lcomunque il dato antropocentrico sia destinato comunque a pre-
valere. In quest’ottica non deve meravigliare che ancora oggi sia proprio
* Professore associato di Istituzioni di Diritto Pubblico Università di Bologna.
SILVÆ - Anno V n. 11 - 27