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RASSEGNA GIURIDICO-LEGISLATIVA

               do, del D.Lgs. 28.7.1989, n. 271 (Norme di attuazione al codice di procedura penale),
               se è vero che “Quando è nominato un custode, questi dichiara di assumere gli obblighi di
               legge e sottoscrive il verbale”, è altresì precisato nella norma in questione che “L’inosser-
               vanza di queste formalità non esime il custode, che abbia assunto l’ufficio, dall’adempi-
               mento dei suoi doveri e dalla relativa responsabilità disciplinare e penale”».


               Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 24 luglio 2008, n.
               31138. Il reato di violazione dei sigilli.

               «Come ha precisato questa Corte (v. per tutte cass. pen. sez. III sent. 12 gennaio 2007,
               n. 6417, Battello) “nel delitto di violazione dei sigilli previsto dall’art. 349 c.p. l’oggetto
               del reato va individuato nella tutela della intangibilità della cosa rispetto ad ogni atto di
               disposizione o di manomissione”.
               La sussistenza del reato di cui all’art. 349 c.p. non è quindi esclusa dall’apposizione dei
               sigilli solo su una parte dell’immobile sequestrato perché questi sono apposti a tutela del
               vincolo che riguarda l’integrità e l’immodificabilità dell’intera zona sequestrata ed investe
               qualsiasi attività che si svolga in sostanziale contrasto con il vincolo stesso».


               Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 4 agosto 2008, n.
               32578. I presupposti del sequestro probatorio.


               «Perché il sequestro ai fini probatori di cose pertinenti a fatti reato (art. 253 nuovo c.p.p.)
               sia legittimo, non è necessario che il fatto sia accertato, ma è sufficiente che sia ragionevol-
               mente presumibile o probabile attraverso elementi logici.
               Peraltro, dato che nella fase delle indagini preliminari il PM non è tenuto a formulare l’im-
               putazione, è sufficiente che il fatto per il quale si procede possa essere individuato anche attra-
               verso gli atti redatti dalla polizia giudiziaria, cui il provvedimento faccia riferimento».


               Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 4 agosto 2008, n.
               32577. I presupposti del sequestro preventivo.


               «In tema di misure cautelari reali e di sequestro preventivo l’ipotesi accusatoria deve corri-
               spondere, per costante giurisprudenza di questa Corte, a una fattispecie astratta sicura-
               mente prevista dalla legge come reato, sicché, quando nella fase delle indagini preliminari
               sia stato indicato un fatto inquadrabile nel reato in relazione al quale è stato disposto il
               sequestro, in sede di riesame del provvedimento, l’ipotesi di reato, verificabile sotto il profi-
         Anno
               lo probatorio soltanto nel giudizio di merito, deve essere valutata sul piano dell’astrattez-
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