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RASSEGNA GIURIDICO-LEGISLATIVA
POLIZIA GIUDIZIARIA
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza dell’11 giugno 2008,
n. 23638. Gli elementi qualificanti il delitto di “associazione a delinquere” ex
art. 416 c.p. ed il reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”
ex art. 260 del D. Lgs. n. 152/2006.
In merito al delitto di associazione a delinquere ex art. 416 c.p. «Tale reato è
caratterizzato da un vincolo associativo destinato a perdurare oltre la commissione dei reati
programmati e dalla indeterminatezza del disegno criminoso che distingue la fattispecie in
esame dallo accordo che sorregge il concorso di persone nel reato».
In merito al reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” ex art.
260 del D. Lgs. n. 152/2006 «… questo reato ha una struttura complessa, vicina alle
fattispecie associative, che richiede più operazioni abusive sostenute da una organizzazione e
dall’allestimento di mezzi e, normalmente, implica di una pluralità di agenti».
Caso in cui, dalle intercettazioni telefoniche, è stato evidenziato come gli
indagati avessero posto in essere una pluralità di operazioni di gestione abu-
siva dei rifiuti, non precedute da titolo autorizzatorio. Tali operazioni erano
inserite nel contesto di una organizzazione che agiva nel tempo con caratte-
ristiche di vera imprenditorialità. I ricorrenti e gli altri coindagati esercitava-
no abitualmente e professionalmente la illecita attività loro contestata; ave-
vano predisposto attrezzature che erano idonee a raggiungere l’obiettivo
degli agenti; il complesso dei rifiuti gestiti in modo abusivo era da ritenersi
ingente.
Corte di Cassazione Penale, Sezione III, sentenza del 10 luglio 2008, n.
28224. I principi alla base della nomina del custode giudiziario.
« Le S.U. di questa Corte hanno da tempo chiarito …che la custodia penale integra una
“pubblica funzione”, una “collaborazione obbligatoria” prestata all’autorità giudiziaria; che
la nomina del custode è autoritativa ed è costitutiva di un “pubblico ufficio”che trova nei codi-
ci penali e nelle leggi complementari le fonti primarie; che il custode è un “ausiliario” del giu-
dice ed, infine, che l’incarico non può essere ricusato – art. 366, 2° comma, cod. pen.». Anno
Nel caso in cui il verbale di nomina non venga sottoscritto dalla parte IV
«…occorre ricordare anche in questa sede che, a mente dell’art. 81, 3° comma – 3° perio- -
n.
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