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Fame nel mondo e opzione OGM



            scenza generica e superficiale. Infatti il termine “esperto” non è stira-
            bile come un elastico, assoggettandolo a una proprietà transitiva del    FOCUS
            tutto assurda. Naturalmente chiunque ha diritto a esprimere pareri su
            tutto, ma – al di fuori della propria area di specifica esperienza e pre-
            parazione – non dovrebbe pretendere di affermare un improprio
            “principio di autorità”. Piuttosto dovrebbe portare dati scientifici ben
            documentati e confrontarsi in un dibattito senza arroganza. Partendo
            dall’assunto che la produzione attuale di derrate alimentari è grave-
            mente insufficiente (affermazione del tutto falsa, come vedremo), i fau-
            tori “talebani” degli OGM vogliono far credere che la loro ricetta risol-
            verebbe in gran parte la crisi attuale. Di fatto tutti ripetono quanto si
            può leggere spesso nella pubblicità delle aziende produttrici di piante
            transgeniche o nei lavori scientifici degli anni novanta, spesso scritti da
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            ricercatori legati alle suddette aziende . Ad esempio, Bill Emmott, gior-
            nalista esperto di economia, ha scritto sul Corriere della Sera: “Oggi
            emerge una nuova tecnologia che promette straordinari rendimenti,
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            con minor impiego di concimi e insetticidi: è l’ingegneria genetica” .
            Secondo l’autore gli alimenti e le piante transgeniche sono assoluta-
            mente sicuri e quindi bisogna “spalancare le porte all’innovazione”,
            superando le diffidenze dei consumatori. Anche se, in base alle cono-
            scenze oggi disponibili, si può convenire sulla sicurezza per l’uomo
            degli alimenti transgenici attualmente in commercio, ci sembra del tutto
            scorretto garantire, come fa Emmott, risultati strabilianti del tutto privi
            di riscontri nella realtà concreta. Si tratta di pura propaganda. Anzi pro-
            prio chi, con un approccio laico, vuole sostenere l’utilità degli OGM, o
            quanto meno di alcuni OGM in determinati contesti (quindi in modo
            differenziato e non totalitario e generico), dovrebbe rifiutare questi
            interventi di tipo ideologico e aprioristico, dove i fatti vengono sosti-
            tuiti da fantasie facilmente demolibili. Un altro esempio di assai discu-
            tibile informazione sugli OGM lo riportiamo da un testo di due gior-
            nalisti, Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari, le cui competenze in
            campo scientifico sono assai dubbie. Così scrivono: “Le nuove piante
            geneticamente modificate (GM) garantiscono una maggiore produtti-
            vità, con meno concimi chimici e pesticidi, in meno spazio e con meno
            acqua. Questo significa una maggiore disponibilità di cibo per i paesi in   Anno


            7 Kishore, G.M. and Shewmaker C. 1999 - Biotechnology: Enhancing Human Nutrition in Developing and  IV
               Developed Worlds, Proc. Natl. Acad. Sci. USA 96: pp. 5968-5972.          -
            8 Emmott B., Il prezzo degli alimenti? Dipende dalla scienza, Corriere della Sera, 9/3/08, p.30  n.

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