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Politiche comunitarie, nazionali e della Regione siciliana nel settore forestale
luppo rurale, il loro ruolo nella protezione e nel rafforzamento della
biodiversità e, infine, gli aspetti sociali, ricreativi e culturali connessi alle
foreste. Allo scopo di migliorare la collaborazione intersettoriale occor-
re integrare pienamente i piani nazionali nelle strategie nazionali di svi-
luppo sostenibile.
Viene operata un’approfondita analisi preliminare sulle Foreste e atti-
vità forestali, da cui emerge che il mancato aumento della produttività
delle foreste (3 m /anno/ettaro prodotti – FRA2005) e le limitate uti-
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lizzazioni legnose (circa 10 milioni di metri cubi), relegano l’Italia agli
ultimi posti della classifica europea; tale situazione è in parte determi-
nata dalla ridotta dimensione media delle aziende forestali, che non
favorisce una gestione ottimale delle stesse.
Vengono riportati di seguito i passi salienti dell’analisi del PSNSR.
“La proprietà forestale a livello regionale è per lo più privata, soprat-
tutto in quelle Regioni dove da tempo si è sviluppata una tendenza alla
valorizzazione in chiave economica delle aree boschive. Nelle aree rura-
li e montane si registra una scarsa gestione attiva del patrimonio fore-
stale. In media la dimensione delle aziende agricolo-forestali private è
inferiore ai 7 ettari. Ciò sicuramente non favorisce una gestione otti-
male delle risorse forestali. Le operazioni forestali sono ostacolate
soprattutto dall’insufficiente rete viaria e dalla localizzazione del bosco
produttivo, situato per il 95% tra montagna e collina, dove l’accessibi-
lità è in ogni caso svantaggiata e più costosa. La qualità merceologica
della produzione di legno nazionale è abbastanza scarsa. Il 65% della
produzione nazionale, infatti, è destinata a fini energetici (legna da
ardere). Il ruolo delle foreste e delle produzioni forestali nel settore pri-
mario rimane quindi estremamente marginale. La produzione forestale
primaria (materie prime legnose) conta, come valore medio dell’ultimo
ventennio, poco più dell’1% della produzione totale del settore prima-
rio, e dell’1,45% se la si valuta in termini di valore aggiunto. Le impre-
se di utilizzazione boschiva rappresentano il 3,7% dell’intera filiera
foresta-legno e sono caratterizzate da una media di 3-4 addetti per
impresa. La produttività del lavoro nel settore forestale è contenuta e
risulta pari a 7mila euro (baseline indicator n. 14).
La produzione di energia rinnovabile da biomasse di legna e assimila- Anno
ti rappresenta il 20% dell’energia rinnovabile prodotta a livello nazionale
(2004), dato comunque sottostimato, in quanto non comprensivo del IV
consumo familiare di legna da ardere. Tuttavia, in ambito europeo, l’Ita- -
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