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Necessità di un approccio globale per valutare gli OGM


                  che può dar luogo anche a piante geneticamente modificate instabi-
                  li nel tempo;                                                         FOCUS
               - rischio di selezionare popolazioni di patogeni resistenti ai pesticidi,
                  a causa dell’eccesso nell’uso dello stesso agente antiparassitario (ad
                  esempio il Bt);
               - rischio di selezionare piante infestanti tolleranti agli erbicidi, a causa
                  dell’eccesso nell’uso dello stesso agente chimico (ad esempio il gli-
                  fosato);
               - insorgenza di allergie non sempre prevedibili con gli attuali test;
               - impoverimento dell’agrobiodivesità e della biodiversità (tra l’altro
                  sono assai problematici gli effetti che potrebbe avere, sull’equilibrio
                  dell’ecosistema, la modifica drastica e repentina delle frequenze
                  geniche, cioè la diffusione massiccia, a livello mondiale, di pochi par-
                  ticolari geni in tempi brevissimi rispetto a quelli seguiti dal processo
                  evolutivo naturale);
               - alterazione indotta di regimi dietetici corretti (vedi la dieta mediter-
                  ranea) con l’introduzione massiccia e inutile, se non dannosa, di pro-
                  dotti agricoli nutrizionalmente fortificati;
               - perdita di libertà da parte di molti agricoltori, trasformati in lavora-
                  tori dipendenti al servizio delle aziende proprietarie dei brevetti, con
                  la conseguente distruzione del ruolo polifunzionale tradizionalmen-
                  te svolto in molte nazioni dal mondo rurale;
               - minaccia per la sovranità alimentare delle nazioni.
               Vediamo di analizzare più in dettaglio qualche punto, rimandando per
            ulteriori e più approfonditi commenti al corposo dossier elaborato dai
            gruppi di studio del Progetto “OGM in Agricoltura”. Il problema dell’in-
                                                                  5
            stabilità del genoma ingegnerizzato anche in OGM già entrati in commer-
            cio costituisce un tema di acceso dibattito. Infatti da parte di molti biotec-
            nologi si nega addirittura l’esistenza del problema, posizione incompren-
            sibile, diremmo quasi “fideistica” o “ideologica”, dato che esistono ricer-
            che sperimentali che comprovano eventi del genere. Ad esempio, in uno
            studio di Cecile Collonier, Yves Bertheau e altri ricercatori del prestigioso
            INRA francese, presentato nel 2003 all’International Congress for Plant
            Molecular Biology di Barcellona, sono stati raccolti alcuni esempi, per la     .1
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            precisione in quattro tipi di mais Bt e nella soia RR, dove sono stati rile-   oI-n
            vati dei riarrangiamenti nel DNA, che hanno reso la sequenza diversa da        n
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