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Necessità di un approccio globale per valutare gli OGM


            intervengono sugli organi di stampa sostenendo la maggiore salubrità e
            sicurezza delle colture ingegnerizzate rispetto a quelle convenzionali.     FOCUS
            L’intento evidente è quello di esercitare una forte pressione psicologica sui
            cittadini per convincerli ad accettare gli OGM. Così, nell’autunno del 2004
            l’ex Ministro della Sanità, Umberto Veronesi, volendo portare degli esem-
            pi concreti, è finito con l’incorrere in uno spiacevole infortunio, forse per
            un eccesso di entusiasmo verso le agrobiotecnologie, che lo ha portato ad
            abbandonare la necessaria prudenza, tanto da fare affermazioni prive di
            seri riscontri sperimentali (purtroppo non è stato il solo). Infatti Veronesi
            ha affermato che gli italiani consumano polenta contaminata da sostanze
            tossiche, le aflatossine, composti cancerogeni prodotti da muffe
            (Aspergillus) che infestano il mais normale. Tale affermazione, lontana
            dalla realtà, ha gettato un grave e del tutto infondato allarme sanitario tra
            i consumatori, in considerazione della fama e quindi della fiducia di cui
            gode l’illustre oncologo. Come soluzione al problema, Veronesi ha sugge-
            rito di coltivare il mais transgenico, cioè Bt, al posto di quello convenzio-
            nale, in quanto il primo sarebbe, a suo dire, esente dalla contaminazione
            di aflatossine. Anche dei biotecnologi hanno sostenuto questa tesi, ma
            solo su organi di stampa rivolti al grande pubblico, mai su riviste scienti-
            fiche o in occasione di convegni sugli OGM. Così abbiamo potuto legge-
            re che «in prove in campo, la contaminazione da parte di aflatossine e di
            altre micotossine è risultata più bassa di 3-10 volte in mais OGM (resi-
            stente agli insetti) rispetto al mais tradizionale e biologico”. La notizia
                                                                          7
            non ha alcun fondamento sperimentale, ma è stata accreditata solo sulla
            base delle competenze scientifiche e del ruolo accademico degli Autori
            dell’articolo. Molti hanno trovato assai discutibile diffondere un forte
            allarmismo sulle presunte estese contaminazioni da aflatossina nella
            polenta, argomento che ha trovato uno spazio enorme sulla stampa, ma
            che è un falso, se si intende asserire che siamo in presenza di un pericolo
            generalizzato e fuori controllo. Infatti i dati dimostrano il contrario.
               In secondo luogo è stato criticato da più parti il tentativo di sostenere
            la diffusione del mais transgenico attraverso un ragionamento di tipo
            ricattatorio, cioè facendo leva sulla paura dei consumatori e sulla credibi-
            lità di personaggi noti come, in particolare, Veronesi. Sarebbe da osserva-    .1
            re che non si possono criticare le isterie antiscientifiche dei fondamentali-  oI-n
            sti verdi se poi si usano gli stessi identici metodi, basati sul terrorismo ver-  n
                                                                                           n
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