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Le risorse forestali e lo sviluppo delle zone montane
ad analizzare, alla luce delle nuove teorie dello sviluppo territoriale, due
degli strumenti più recenti, orientati specificatamente allo sviluppo soste-
nibile del territorio montano: il programma comunitario LEADER+ e il
progetto “Appennino Parco d’Europa”.
Il LEADER+
Il LEADER è un Programma d’Iniziativa Comunitaria finalizzato a pro-
muovere lo sviluppo integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali. Il
LEADER+, terza edizione dell’iniziativa comunitaria LEADER, promuo-
ve strategie di sviluppo in ambito locale, attraverso piani di sviluppo incen-
trati sull’identità, sulle risorse e il know-how specifico del territorio, cataliz-
zando l’insieme degli operatori e dei progetti nei vari campi che concorro-
no alla strategia di sviluppo.
Le risorse forestali del territorio montano hanno evidentemente un
ruolo chiave nella realizzazione delle strategie di sviluppo delle azioni del
LEADER+. A riprova di questo si possono ricordare alcuni Piani di Azione
Locale con immediate ricadute per le aree montane. È questo il caso del
GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo, che prevede la realizzazione di una
serie di iniziative integrate nel campo della bio-ingegneria forestale. 18
L’esperienza del GAL Serre Calabre è stata invece rivolta ad interventi di
valorizzazione dei boschi locali attraverso la creazione di un consorzio per
la manutenzione, gestione ed utilizzazione del materiale boschivo, al fine di
conservare in loco il valore aggiunto della trasformazione e commercializ-
zazione del legname.
Il GAL Valle Caudina e il GAL Fortore Tammaro prevedono, invece, la
costituzione di imprese giovanili per la produzione e la commercializzazio-
ne a scopi energetici di cippato di legna proveniente da interventi colturali
su colture agrarie, forestali e sul verde urbano. E, infine, il GAL SOPRIP
(Emilia Romagna) che prevede la realizzazione di un progetto pilota per la
valorizzazione filiera legno attraverso la messa a punto di azioni di valoriz-
zazione collettiva e di impresa che possono realmente contribuire allo svi-
luppo di una efficace politica dell’offerta.
Nonostante gli indubbi meriti, l’esperienza maturata nell’ambito del
programma LEADER ha evidenziato come la dimensione eccessivamen-
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te ridotta degli interventi ha privilegiato soprattutto gli aspetti immateria-
li. Risulta perciò difficile impostare in base solo a questo canale di finan-
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