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La sicurezza ambientale in ambito urbano e l’attività del Corpo Forestale dello Stato


            attenzione e di allarme, il blocco o la limitazione del traffico restano una
            soluzione obbligata. Il Piano Urbano del Traffico ed il Piano Energetico
            sono strumenti efficaci per fronteggiare le “nuove” frontiere della vivibi-
            lità ambientale.
               L’inquinamento dell’aria, nelle sue varie forme ed origini, è particolar-
            mente avvertito dai cittadini, tant’è che, secondo una recente indagine
            ISTAT (avviata nel 1993, ripresa nel 1998 e nel 2002) condotta nelle città
            capoluogo di regione, si ha che oltre il 50% delle famiglie percepiscono la
            qualità dell’aria come priorità e dichiarano elevato l’inquinamento dove
            vivono; tale percentuale supera il 70% per i cittadini di Firenze, Bologna,
            Milano.
               I veicoli circolanti costituiscono in tal senso un importante fattore di
            pressione ambientale: il tasso di motorizzazione raggiunge le 67 autovet-
            ture ogni 100 abitanti a Perugia, 66 a Roma e a Milano.
               Il DPR n. 203/1988 definisce inquinamento atmosferico «ogni modifi-
            cazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica,
            dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con
            caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubri-
            tà dell’aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per
            la salute dell’uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi
            legittimi dell’ambiente; da alterare le risorse biologiche ed i beni materiali
            pubblici e privati». I principali inquinanti sono il biossido di zolfo (SO ), gli
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            ossidi di azoto (NO ), il monossido di carbonio (CO), l’ozono, il benzene,
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            gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le polveri (soprattutto il particola-
            to avente diametro inferiore a 10 milionesimi di metro) e il piombo.


               La qualità dell’aria viene definita confrontando le concentrazioni misu-
            rate o stimate di alcuni inquinanti in atmosfera con valori di concentrazio-
            ne riferiti ad un particolare intervallo temporale. La normativa nazionale
            presenta cinque tipi di valori:

               1) i valori limite, per la salvaguardia della salute della popolazione, che valgono su
                  tutto il territorio nazionale;
               2) i valori guida, che sono il riferimento di lungo termine per la protezione della  .1
                  salute e degli ecosistemi e possono riguardare zone cui si voglia imporre un regi-  oI-n
                  me particolare;                                                          n
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