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DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO - GRUPPI ARMATI NON STATALI
delle milizie che renderebbe inverosimile un tale obbligo. tuttavia, i membri di
detti gruppi debbono rispettare il diu to the fullest extent possible(34).
secondo rosas, in linea di principio, se il gruppo intero viola in maniera
continuativa il diritto bellico, tutti i suoi membri perderebbero lo status di com-
battenti e il relativo diritto ad essere considerati pdG(35).
d’altro canto, se le violazioni fossero imputabili a un singolo membro
del gruppo, non farebbero venir meno lo status di combattente dei suoi com-
militoni, stante la necessità di procedure penalmente contro l’individuo tra-
sgressore.
Volendo ora applicare il quadro giuridico tracciato alla categoria dei
foreign fighters, si può affermare con una certa sicurezza che, laddove siano
stati integrati nelle forze armate di uno degli stati in conflitto, essi vadano
considerati combattenti legittimi e vada dunque loro concessa la piena pro-
tezione della iii cG in caso di cattura. L’integrazione nelle forze armate può
intervenire prima che il conflitto scoppi - come nei casi richiamati sopra - o
nel corso delle ostilità. ad esempio, cittadini stranieri di fede islamica che
accorsero nel territorio della Bosnia-erzegovina fra il 1992 e il 1995 per
appoggiare il governo in lotta con i gruppi armati indipendentisti filo-croati
e filo-serbi, vennero integrati nell’esercito bosniaco attraverso un atto ammi-
nistrativo interno.36 il tipJ sancì che il distaccamento che raggruppava i
combattenti stranieri fosse formalmente subordinato all’esercito bosniaco, e
che tale condizione si protrasse fino al dicembre 1995, quando il conflitto
terminò(37).
(34) - secondo il commentario del cicr alla iii cG, i combattenti che afferiscano a tali gruppi
debbono costantemente essere guidati “[…] by the moral criteria which, in the absence of
written provisions, must direct the conscience of a man; in launching attacks, they must not
cause violence and suffering disproportionate to the military result they may reasonably
hope to achieve. they may not attack civilians or disarmed persons and must […] respect
the principles of honour and loyalty”, ibid., pag. 61.
(35) - cfr. a. rosas, the Legal Status of Prisoners of War - A Study in International Humanitarian Law
Applicable in Armed Conflict, suomalainen tiedeakatemia, 1976, pag. 361.
(36) - il tpiJ ha descritto con dovizia di particolari come detto processo di incorporazione si sia
realizzato, cfr. prosecutor v delić, it-04-83-t, camera d’appello, sentenza del 15 settembre
2008, para. i 165-199.
(37) - cfr. ibid., para. 360.
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