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CONFERENZA SUL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO “I GRUPPI ARMATI NON STATALI”
In queste valutazioni la tesi di Sir Daniel è stata rafforzata dal Professor
Dinstein. Il Professore ha in primo luogo ricordato che l’Articolo 3 comune
alle 4 Convenzioni di Ginevra, la norma che essenzialmente regola i conflitti
armati non internazionali, si rivolge a tutte le parti di un conflitto (e non solo
alle “alte parte contraenti”, terminologia questa impiegata per indicare le enti-
tà statali”) e indica dunque il valore vincolante anche rispetto ai gruppi non
statali.
La medesima conclusion deriva dalla lettura della Risoluzione del
Consiglio di Sicurezza 1564, sul Darfur, che espressamente richiama la necessità
da parte di tutte le parti in conflitto, compresi i gruppi armati non statali, di
conformarsi alle disposizioni del diritto internazionale bellico. Anche il Prof.
Dinstein, come Sir Daniel, ha però messo in evidenza alcune ciriticità. La prima
deriva dalla distinzione fra diritto internazionale pattizio e diritto internazionale
consuetudinario. È chiaro infatti che solo gli Stati possono essere parte di trat-
tati. Può un trattato, ratificato da uno Stato, creare diritti e doveri in capo a indi-
vidui, che non hanno la capacità giuridica di parteciparvi? Secondo il
Professore, la risposta è affermativa: lo dimostrano tutti i trattati conclusi in
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