Page 93 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

      Appare emblematico a riguardo, richiamare quanto autorevolmente osser-
vato sul come non ci sia “differenza di contenuti tra media analogici e digitali, dal
momento che gli uomini recano con sé il proprio codice culturale, promettono il nuovo con le
parole vecchie, contaminano le nuove manifestazioni comunicative con le routine consolidate.
La compenetrazione tra vecchi e nuovi media esorcizza ogni tentazione di nuovismo e ci dice
chiaramente che per studiare comunicazione non basta studiare le nuove comunicazioni.
Vecchi e nuovi media si presentano come una piattaforma sostanzialmente condivisa, persino
tra le comunità colte”(105).

      A riguardo, Dā‘ish attua una strategia di successo rappresentata dalla con-
vergenza dei messaggi su diverse piattaforme con il vantaggio di ottenere un
reciproco rilancio, coagulando pubblici diversi intorno ad un medesimo obiet-
tivo: consolidamento ed espansione del jihad.

      Soprattutto in relazione ai processi di radicalizzazione ed alle dinamiche del
reclutamento, come si esaminerà nel successivo capitolo Iv, la comunicazione
digitale ed internet hanno, hanno avuto ed avranno invece una straordinaria
influenza nelle manovre di proselitismo, consentendo, più di altri mezzi di diffu-
sione della comunicazione, una maggiore selettività. l’internauta, nella sua ricer-
ca, tende infatti a selezionare ed interpretare informazioni in modo da porre mag-
giore attenzione e quindi attribuire maggiore credibilità a quelle che confermano
le proprie convinzioni o ipotesi, ignorando o sminuendo quelle informazioni che
le contraddicono. Si osserva peraltro una diretta proporzionalità della intensità del
fenomeno rispetto a quegli argomenti che suscitano più forti emozioni e toccano
convinzioni, come quelle politiche e religiose, profondamente radicate.

      Se le persone desiderano quindi confermare le loro convinzioni acquisite(106),
proprio la estrema selettività del mezzo interattivo esalta le possibilità dell’au-
toinganno, grazie alla possibilità di eliminare, nel corso della ricerca, tutto quan-
to dai propri concetti si discosta.

      Sul piano squisitamente operativo e tecnico-militare, della mobilitazione e
dell’innesco del terrore, il sistema digitale risulta inoltre capace di assicurare una

(105) - Mario MoRCellInI, Mihaela gAvRIlA, Media vecchi e nuovi tra rottura e continuità, in
        Leggere la società italiana: l’analisi dei consumi culturali, tratto da M. MoRCellInI e C. MoSCA
        (a cura di) La sapienza della Sicurezza, Maggioli, 2014, pag. 346.

(106) - Cfr. fenomeno del confirmation bias.

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