Page 86 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE
Da Dirty Kuffar, prodotto già nel 2004 dal rapper islamico di origine britan-
niche Sheikh Terra, a Make jihad with me del 2006, partorito dallo statunitense
omar hammami, poi entrato nelle fila di al-Shabaab per essere eliminato dai
suoi stessi compagni di battaglia, con un percorso che ricorda quello più recente
del rapper britannico l. Jinny - famoso per avere diffuso sui social una propria
foto mentre tiene la testa di un condannato a morte e per questo essere stato
confuso con il boia Jihadi John(98) - unitosi alle milizie del Califfato, disertando
ben presto per riparare in Turchia.
la qualità del prodotto - ideologia salafita, legittimità di Islamic State, uni-
cità, giustezza ed efficienza del modello adottato, con tanto di benedizione divi-
na- è poi validata dalla figura del testimonial. la biografia di Abū Bakr al-
Baghdādī, più o meno artatamente propinata attraverso la rete, è forse il testimo-
nial più importante che riprende gli aspetti salienti della vita del leader per dimo-
strarne appunto la credibilità, la legittimità, l’autorevolezza, ad incominciare
dalla discendenza dai Quraysh per finire con la sua approfondita cultura acca-
demica, fatta di studi giuridici e religiosi. poi vi sono i successi militari conse-
guiti in teatro di operazioni e gli attacchi del terrorismo promossi o concertati
su scala mondiale. ed in questo contesto si fa strada uno dei massimi testimonial
dello spietato sadismo di Dā‘ish, l’informatico britannico soprannominato
Jihadi John, il carnefice incappucciato, autore delle decapitazioni seriali on line di
numerose vittime innocenti. proprio John (lennon) apparteneva infatti ad un
gruppo di quattro jihadisti dall’accento britannico, soprannominati appunto The
Beatles(99)da alcuni ostaggi occidentali che tenevano segregati.
(98) - verosimilmente identificabile in Mohammed emwazi, nato in Kuwait, nel 1988, da una fami-
glia benestante beduina di origini irachene, si trasferiva all’età di sei anni a londra, frequen-
tando una scuola religiosa, presumibilmente come studente musulmano sunnita. proseguiti
gli studi in un prestigioso istituto tecnico locale, a causa del temperamento violento e litigio-
so, veniva sottoposto ad una serie di sedute psicoterapeutiche su consiglio di una insegnante,
completando in seguito regolarmente gli studi universitari in informatica. Impiegatosi nel
2010 in Kuwait in una compagnia di tecnologia informatica, fuggiva tre anni dopo in Siria,
venendo reclutato tra le file dell’autoproclamato Stato Islamico.
(99) - Cfr. Martin Robinson, peter Allen, louise eccles e David Williams, I know ISIS butcher known
as John the Jailer: French former hostage says he has a ‘rough’ idea who masked British jihadi is, in daily-
mail.co.uk, 20 agosto 2014 e Jihadi John: Why do we give notorious criminals nicknames?, in The
Independent, 2 marzo 2015.
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