Page 76 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

secondo formule alternative, come quella del pilota giordano Muadh al-
Kasaesbeh, arso vivo all’interno di una gabbia. Come le organizzazioni qaedi-
ste, a livello locale, le milizie del Califfato diffondono ancora il proprio messag-
gio esercitando ogni tipo di intimidazione e violenza ed affiggendo poi ovun-
que volantini contenenti le prescrizioni da osservare. Ma, fatte salve le esigenze
di proselitismo e di minaccia del nemico vicino, per convincere che Dā‘ish è dav-
vero uno Stato sovranazionale, l’utilizzo sapiente e raffinato delle tecnologie
mediali è stato sin dall’inizio imprescindibile, tanto da richiedere nello specifico
settore cospicui investimenti in termini di risorse umane e finanziarie(79).

      Se il Califfato è fortemente interessato a perseguire l’obiettivo della sua
istituzionalizzazione, fondamentale è stato infatti investire sul fronte sia della
produzione sia dell’organizzazione della comunicazione mediale, abbandonan-
do ogni amatorialità delle riprese per accaparrarsi professionalità specialistiche
capaci di coltivare l’orrorismo come strumento di guerra psicologica, ma anche
di valorizzare l’impegno sociale di assistenza e supporto profuso dalla comples-
siva struttura amministrativa di Dā‘ish verso il proprio popolo; le tematiche ine-
renti la zakat (l’elemosina), la jizya (imposta di capitazione) o il dawah (proseliti-
smo) sono elementi centrali e portanti dei reportage e dei mujatweets confezionati
dalla macchina della propaganda messa a punto dal Califfato e si ritrovano
anche con maggiori approfondimenti nella produzione editoriale in e-book.

      nessun richiamo ad una governance islamica né alcuna traccia di analoghe
tematiche sociali, quali la carità per i musulmani, il regime di tassazione dei non
musulmani e la predicazione della fede islamica può essere rinvenuta nella pro-
paganda qaedista, focalizzata invece quasi esclusivamente sulla violenza delle
ritorsioni contro il nemico occidentale. Se per entrambe le organizzazioni vale
l’interpretazione radicale dell’Islam, per Dā‘ish, l’incoraggiamento di lone wolf e
l’appello a professionalità specialistiche è tuttavia anche un’occasione preziosa
per promuovere l’egira in funzione del rafforzamento del proto-Stato islamico.
Coerentemente, la sua narrativa tende soprattutto ad enfatizzare le capacità di
governance complessiva, dall’amministrazione della giustizia, alla sicurezza, all’as-
sistenza sociale e sanitaria.

(79) - Cfr. naureen ChoWDhURY fInK e Benjamin SUgg, A Tale of Two Jihads: Comparing the
       al-Qaeda and ISIS Narratives, febbraio 2015.

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