Page 72 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

b. Dalla medialità qaedista ai modelli strategici del Califfato digitale

      nessuno dei leader qaedisti ha mai dubitato del ruolo fondamentale di
internet per diffondere a livello globale la narrativa dell’organizzazione. Anche
la competizione tra le diverse componenti terroristiche, con il bisogno di acca-
parrarsi le risorse umane e finanziarie necessarie, provenienti peraltro da un
bacino limitato, è stato probabilmente uno dei fattori a spingere quest’organiz-
zazione verso la comunicazione digitale, la cui efficacia è stata migliorata con la
creazione di propri marchi, l’adozione di nomi e loghi per distinguere la relativa
produzione, la costruzione di una facciata di presunta rispettabilità ed obiettivi-
tà della propaganda. Se a livello locale i gruppi terroristici di al-Qaeda diffon-
devano la propria propaganda attraverso l’intimidazione e la violenza, anche
utilizzando volantini stampati, dichiarazioni e predicazioni registrate su nastri o
CD, la rete ha rappresentato ben presto lo strumento capace di annullare spazio
e tempo, raggiungendo un interessante livello di audience in paesi anche molto
lontani, verso i quali peraltro era diretta principalmente l’offensiva. Ma il cyber-
spazio, oltre a costituire il campo vettoriale della comunicazione direttamente
realizzata dai gruppi qaedisti, è risultato altresì pervaso da una propaganda indi-
retta estremamente efficace, alimentata da poli informali di amplificazione della
narrativa, sulla scorta di uno spontaneismo che ne ha determinato la crescita
esponenziale; altrettanto autonoma è risultata all’epoca la proliferazione di forum
su internet.

      Del resto, l’importanza dell’attivismo on line è stato ripetutamente sottoli-
neato da leaders come al-zawāhirī e Anwar al-Awlaqi(73); notevole attenzione
venne infatti riservata da al-Qaeda alla sponsorizzazione in rete dei forum radi-
cali, come Fida’ e ‘Arin, che permettevano una prima interazione tra i gruppi
terroristici combattenti e quelli potenziali, ma anche alle entità di propaganda
indipendenti grazie ai cui sforzi la narrativa qaedista poteva risuonare sulla rete
anche integrata nei contenuti.

(73) - leader storico di AQAp (al-Qaeda nella penisola Arabica) in Yemen. nato a las Cruces,
       new Mexico (USA), il 22 aprile 1971, morto il 30 settembre 2011 a seguito di un attacco
       mediante drone ad opera dell’esercito USA. AQAp-Y è alimentata dalla seconda generazione
       dei militanti di al-Qaeda nella penisola Arabica e nasce all’inizio del 2009 in Yemen dall’unio-
       ne di estremisti sauditi e yemeniti.

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