Page 55 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

verso gli esponenti del Califfato da parte di molte delle tribù di Anbar. grazie
anche all’azione delle forze coalizzate in funzione anti-Dā‘ish, che garantiscono
il costante supporto aereo, la sua avanzata è stata quindi rallentata, determinan-
do una progressiva frammentazione delle forze disponibili, rendendo sempre
più improbabile che le nuove offensive sferrate contro le forze di Sicurezza ira-
chene e curde possano essere determinanti.

      Anche il teatro siriano resta assolutamente disomogeneo, connotato da
vicende militari alterne e notevole frammentarietà; anche qui le milizie di
Dā‘ish, seppure in difficoltà per la continua pressione aerea, mantengono anco-
ra una certa capacità operativa. peraltro, la Siria, snodo di rilevanti interessi geo-
politici, mosaico di trattative ed alleanze mutevoli e trasversali in relazione alle
quali ogni scelta genera ripercussioni imprevedibli, dal 2011 martoriata da una
perdurante guerra civile scaturita da una rivolta popolare contro il regime bar-
baro di al-Assad, continua ad essere di fatto teatro di uno scontro tra interessi
diversi - interni, regionali ed internazionali - che hanno determinato un com-
plesso frazionamento del suo territorio fra regime alawita mai spodestato, con-
trollo jihadista esercitato da Dā‘ish, opposizione armata dei ribelli divisa in sot-
togruppi e supportata da Turchia e paesi del golfo ma anche Stati Uniti, milizie
curde. All’esito del conflitto, è prevedibile una sostanziale ridefinizione degli
equilibri geostrategici regionali.

      Il territorio controllato attualmente dai jihadisti del Califfato va dalla periferia
orientale di Aleppo - oggi passaggio chiave per il conflitto siriano - fino alla regio-
ne a maggioranza curda ad est ed al confine iracheno a sud-est, spazzato via da
una continuità territoriale che assicura allo Stato Islamico ancora una invidiabile
libertà di movimento tra la regione irachena di al-Anbar e quella siriana di Dayr
al zawr. Mentre turchi e sauditi si dichiarano prossimi ad un intervento di terra,
Mosca vorrebbe probabilmente regalare la cittadina-simbolo al vecchio regime
alawita; sul fronte opposto combattono le truppe eterogenee di al-Baghdādī, di
al-nusra ed i gruppi ribelli sostenuti dagli USA, tutte tra loro in conflitto.

      gli interessi del Califfato si sono inoltre da tempo orientati verso la regio-
ne a cavaliere del confine afghano-pakistano, area che i terroristi islamici defi-
niscono Wilayat Khorasan (Khurasan province), ove insiste una folta comunità
musulmana a maggioranza sunnita.

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