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STUPEFACENTI - QUESTIONI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE
Il rimettente ha poi precisato che, in assenza del vizio della disposizione censurata, la
richiesta di condanna dovrebbe accogliersi, non sussistendo motivi di rigetto della stes-
sa o di proscioglimento ex art. 129 cod. proc. pen.
Né sarebbe praticabile una interpretazione conforme, in quanto il vulnus costituzionale
è rappresentato dalla stessa esistenza della disposizione incriminatrice.
1.2. In punto di non manifesta infondatezza della questione, il giudice a quo, nel rite-
nere condivisibili le considerazioni svolte dallo stesso pubblico ministero sul contrasto
della disposizione in esame con l’art. 77, secondo comma, Cost. , ha ulteriormente
osservato come la questione sia analoga a quella già affrontata dalla Corte costituzio-
nale nella sentenza n. 32 del 2014, con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costitu-
zionale degli artt. 4bis e 4vicies ter, del citato D.L. n. 272 del 2005 , convertito, con
modificazioni, dall’ art. 1, comma 1, della L. n. 49 del 2006.
Anche in quel caso la Corte aveva ritenuto la disomogeneità delle disposizioni in allora
censurate che avevano ridisegnato l’apparato repressivo in materia di stupefacenti
rispetto al contenuto originario del medesimo decretolegge, ravvisando quindi la viola-
zione dell’art. 77, secondo comma, Cost.
Allo stesso modo, il citato art. 4quater, introducendo l’art. 75bis nel D.P.R. n. 309 del
1990 , ha previsto, in sede di conversione dell’originario decretolegge, una disposizio-
ne di carattere sostanziale e sanzionatorio totalmente disomogenea rispetto all’unica
disposizione cui poteva riferirsi, tra quelle riguardanti la sicurezza e i finanziamenti
relativi alle Olimpiadi invernali che si sarebbero dovute tenere, vale a dire l’ art. 4 del
D.L. n. 272 del 2005, la cui connotazione finalistica era ed è esclusivamente quella pro-
cessuale ed esecutiva, di impedire l’interruzione dei programmi di recupero di determi-
nate categorie di tossicodipendenti recidivi.
Secondo il rimettente, dunque, anche la disposizione introdotta dall’art. 4quater risulta
affetta dal medesimo vizio procedurale rilevato dalla Corte costituzionale con riguardo
agli artt. 4bis e 4vicies ter della medesima legge di conversione, per mancanza del
requisito di omogeneità ex art. 77, secondo comma, Cost.
Peraltro, il giudice ha rimarcato come la disposizione censurata debba ritenersi priva
anche dei presupposti di straordinaria necessità e urgenza richiesti dall’art. 77, secon-
do comma, Cost. , violato pertanto sotto questo ulteriore profilo.
Motivi della decisione
1. Con ordinanza del 22 giugno 2015 (reg. ord. n. 247 del 2015 ), notificata il succes-
sivo 1° luglio, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario di Nola
ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’ art. 4quater del D.L. 30 dicem-
bre 2005, n. 272 (Misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le
prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell’Amministrazione dell’interno.
Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi e modifiche al testo
unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, pre-
venzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al D.P.R. 9
ottobre 1990, n. 309 ), come convertito, con modificazioni, dall’ art. 1, comma 1, della
L. 21 febbraio 2006, n. 49, che introduce l’ art. 75bis del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309
(Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotro-
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