Page 294 - Rassegna 3-2016
P. 294

STORIA E CULTURA MILITARE

      nel pomeriggio, un autocarro dell’Arma con a bordo il sottotenente
Alfonso Cavaccini e 20  Carabinieri giunse in soccorso dei difensori, scontran-
dosi all’altezza della Galleria Umberto I con un autocarro tedesco a colpi di
mitragliatrice: l’immediata reazione dei Carabinieri determinò un violento con-
flitto a fuoco, nel quale un Ufficiale e due militari tedeschi rimasero uccisi, men-
tre il sten. Cavaccini ed i Carabinieri tomarchio e Finocchiaro rimasero feriti(12).

      tuttavia per l’Arma si trattò solo di un assaggio, in quanto alle ore 18.00
venne attaccata proprio la Caserma pastrengo, sede dei Gruppi Interno ed
Esterno; in previsione dello scontro l’edificio era stato adattato ad un vero e
proprio fortino, le armi pesanti a suo tempo nascoste riesumate ed erano giunti
rinforzi dai reparti siti in città(13): aveva inizio per il Comandante, il tenente
Colonnello Rodolfo minniti e per tutto il personale una vera e propria epopea.

      bersagliati da due mitragliatrici poste all’ultimo piano dal vicino Albergo
Universo per coprire l’azione di avvicinamento dei veterani paracadutisti, arma-
ti di tutto punto, i Carabinieri tentarono di reagire in tutti i modi al fuoco, che
inesorabilmente colpiva tutto l’edificio, dai terrazzi, dalle postazioni situate nei
pressi del cortile d’ingresso e dalle finestre prospicienti al predetto albergo,
mentre, nella deprecabile ipotesi di sopraffazione dei primi difensori, un ploto-
ne di trenta uomini al comando del tenente Colafranceschi, sostava lungo le
scale di accesso agli uffici pronto ad intervenire; analoga predisposizione era
stata presa a protezione del portone secondario di piazza monteoliveto(14).

      tale coraggiosa azione fece sì che i paracadutisti desistessero e cercassero
a loro volta protezione dietro il palazzo delle Assicurazioni, mentre continuava
il martellamento delle mitragliatrici dall’Albergo Universo. nelle stesse ore, un
gruppo di dieci militari tedeschi si impadroniva di palazzo Reale(15), ma il
maresciallo maggiore Carlo Azan, unitamente ad altro personale, sventò la

(12) - Ibidem, pag. 3.
(13) - tra questi si evidenziò il brigadiere Egidio Lombardi, Comandante della stazione napoli porto.
(14) - Legione territoriale dei Carabinieri di napoli - Relazione sull’attività dell’Arma a napoli

       dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, pag.5 “In caserma erano presenti oltre al tenente
       Colonnello minniti, il maggiore Angrisano, il Capitano Gajano, il Capitano Collica, il ten.
       Colafranceschi, che comandavano rispettivamente il Gruppo Esterno, la Compagnia Interna,
       la Compagnia suburbana e la tenenza monteoliveto”.
(15) - Ibidem, pag. 6.

292
   289   290   291   292   293   294   295   296   297   298   299