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8 SETTEMBRE 1943: I CARABINIERI DIFENDONO ROMA E NAPOLI

      Al termine ci saranno 17 caduti e 48 feriti, tra cui
alcuni molto gravi. oltre ai menzionati verranno attribuite
tre medaglie di bronzo al Valor militare e 25 Croci di
Guerra al Valor militare.

Il capitano Orlando De Tommaso

      nativo di oria (bR), si era già distinto nel corso della
battaglia di Gunu Gadu, avvenuta il 24 e 25 aprile 1937 durante la campagna
d’Abissinia, quando comandava un plotone delle bande Carabinieri
Autocarrate dell’ogaden. pochi giorni prima aveva scritto ad un familiare:
“Amerei anch’io godere le bellezze della natura in un luogo dove è pace e bea-
titudine… ma nel mio cuore non c’è che un sentimento: quello che può avver-
tire un soldato, pronto a dar tutto per la patria.

      spero e mi auguro che gli eventi migliorino e che si possa uscire al più pre-
sto a nuova luce, quella luce che tutti - i veri italiani - bramano di vedere nel
cielo d’Italia”.

      per il suo eroico comportamento nel corso della battaglia del ponte della
magliana è stato insignito della medaglia d’oro al Valor militare alla memoria.

          Comandante di compagnia allievi carabinieri impegnata per la difesa
    della capitale, nella riconquista di importante caposaldo che truppe tedesche
    avevano strappato dopo sanguinosa lotta a reparto di altra arma, mosse
    all’attacco con slancio superbo, trasfondendo nei suoi giovanissimi gregari
    grande entusiasmo ed alto spirito combattivo.

          Dopo tre ore di aspra ed alterna lotta, in un momento decisivo delle sorti
    del combattimento, per trascinare il suo reparto inchiodato dal fuoco nemico
    a poche centinaia di metri dall’obiettivo e lanciarlo contro l’ultimo ostacolo,
    non esitava a balzare in piedi allo scoperto, sulla strada furiosamente battuta,
    affrontando coscientemente il supremo sacrificio.

          Colpito a morte da una raffica di arma automatica, cadeva gridando ai
    suoi carabinieri: “Avanti! Viva l’Italia”.

          Il suo grido e il suo olocausto, galvanizzando il reparto, lo portarono
    d’impeto, in una nobile gara di eroismi, alla riconquista dell’obiettivo.

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