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8 SETTEMBRE 1943: I CARABINIERI DIFENDONO ROMA E NAPOLI
neutralizzano e catturano due formazioni motorizzate tedesche che avevano
tentato d’infiltrarsi; da una posizione tedesca avanzata vengono lanciati alcuni
razzi di segnalazione, ma due squadre agli ordini del s.te. Zappardino individua-
no il reparto nemico e lo attaccano con bombe a mano, mettendo in fuga i
nemici - che lasciano sul terreno vari caduti, molte armi e cassette di munizioni,
mentre tra i Carabinieri non si soffrono perdite -. Alle 05.00 il battaglione è
sulle ultime basi di partenza per l’attacco al caposaldo nr.5 - da destra a sinistra
la 4^, la 5^ e la 6^ Compagnia -; i tedeschi sviluppano un intenso fuoco di mor-
tai contro lo schieramento, ma le blindo ed i semoventi di montebello interven-
gono con un’efficace reazio ne di controfuoco.
Alle 05.40, trascinata dal Comandante, con i primi due plotoni avanzati ed
il terzo di rincalzo, la 4^ Compagnia conquista i primi 500 metri e respinge un
contrattacco tedesco; in questi frangenti il Colonnello Giordani invita il
Capitano de tommaso, che per incitare i suoi fa la spola continua tra i tre plo-
toni, a non esporsi troppo. Intanto per vincere la forte opposizione tedesca
intervengono blindo e semoventi del montebello con efficace azione di fuoco.
Alle 06.00, dalla riva sinistra, i tedeschi tentano di aggirare la 4^
Compagnia, ma il t.Col. Frailich sposta la 5^ a coprire il fianco, costringendo
così il nemico a ripiegare. Alle 07.00 l’Allievo Carabiniere Alfredo berasini
viene ferito al ventre da una scheggia di granata e muore nonostante le cure del
posto medicazione: è il primo Carabiniere a morire nella Resistenza(4).
Alle 08.30, consolidatisi sulle nuove posizioni nonostante il fuoco concen-
trato di mitragliatrici e mortai, i Carabinieri rinnovano l’attacco. temendo per
la vita dei suoi uomini, particolarmente esposti al fuoco tedesco, il Capitano De
tommaso si prodiga senza soste, curando personalmente la dislocazione delle
armi automatiche e la predisposizione della formazione per l’assalto finale, ma
mentre in piedi incita i suoi carabinieri all’ultimo sforzo per l’attacco al caposal-
do, una raffica di mitragliatrice lo investe in pieno, colpendolo al viso e al petto.
nei pochi attimi di vita che gli rimangono può appena gridare agli uomini della
sua Compagnia, impegnati nell’azione: “Avanti! … Viva l’Italia!”.
(4) - In questa prima azione sono feriti anche i Carabinieri Giuseppe Lentini, Antonio Vizzini,
michele manco, Domenico Crisi, mario spagnolo, Giuseppe Avaltrone, Giuseppe De Carli e
l’Allievo Carabiniere Angelo Alfonsi.
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