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IL TERRORISMO INTERNAZIONALE NELLA GIURISPRUDENZA
DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
Sulla scorta di tali osservazioni, che muovono da un’esigenza di armoniz-
zazione tra tutela dei diritti fondamentali del singolo e salvaguardia della sicu-
rezza nazionale e internazionale, la Corte, all’unanimità, ha riconosciuto la vio-
lazione dell’art. 8 e dell’art. 13, in relazione all’art. 8 Cedu e condanna lo Stato
convenuto al risarcimento di 30.000 euro.
5. Conclusioni
Traendo le fila dall’illustrazione della giurisprudenza della Corte di
Giustizia e del Tribunale dell’Unione europea, può ritenersi che la Corte abbia
saputo contemperare le esigenze finalizzate alla sicurezza degli Stati membri e
dei loro cittadini con quelle dei diritti processuali considerati fondamentali negli
ordinamenti degli stessi Stati membri, nonché in quello dell’Unione europea; e
ciò è da considerarsi come un equilibrio di volta in volta raggiunto attraverso
un percorso concettuale molto articolato e meditato, anche se non sempre
lineare e univoco.
Sono ancora pendenti alcune questioni di rilievo sulle quali dovrà pronun-
ciarsi la Corte e per le quali, in data 22 settembre 2016, l’Avvocato Generale
Eleanor Sharpston, nelle cause C-599/14 P Consiglio dell’Unione europea
/LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam) e C-79/15 Consiglio dell’Unione euro-
pea /Hamas, ha concluso(15) ritenendo che la Corte debba annullare per vizi di
procedura le misure che mantengono Hamas e le LTTE nell’elenco dell’Unione
europea delle organizzazioni terroristiche. Ha ritenuto, infatti, che il Consiglio
abbia l’obbligo di verificare che una decisione di un’autorità competente di uno
Stato terzo sia soggetta ad un livello di tutela dei diritti fondamentali almeno
equivalente a quello garantito dall’Unione. Ritiene, inoltre, che il Consiglio non
possa fondarsi su fatti e prove trovati in articoli di stampa e informazione rica-
vata da Internet invece che su decisioni di autorità competenti per suffragare
una decisione di mantenimento in un elenco.
(15) - Le conclusioni dell’Avvocato generale non vincolano la Corte di Giustizia. Il suo compito è
proporre alla Corte, in piena indipendenza, una soluzione giuridica nella causa nel quale è
stato designato.
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