Page 214 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

      a seguito della caduta di mosul (10 giugno 2014) il Daesh (allora ancora
ISIS o ISIL), ha diffuso alcuni video che sintetizzano tutte le peculiarità della
produzione mediatica dell’organizzazione di abu bakr al-baghdadi. si tratta di
prodotti di altissima qualità che mirano ad ottenere un’attenzione globale ed a
raggiungere un’audience pan-musulmana.

      due di essi, in particolare, sintetizzano in pochi minuti l’essenza della
comunicazione del Daesh. nel video “End of Sykes-Picot”, della durata di 15
minuti, un foreign fighter cileno che parla in inglese commenta le operazioni di
rimozione delle barriere di confine tra iraq e siria da parte del sedicente Stato
Islamico, che si svolgono e vengono filmate a poca distanza da lui. parole, sim-
boli ed immagini sono usati accuratamente, per trasmettere un’idea di potenza
ed efficienza dell’organizzazione. il video è seguito da un altro prodotto di 13
minuti, “There is No Life Without Jihad”, in cui foreign fighter britannici ed austra-
liani annunciano la vittoria del “califfato” ed invitano i “fratelli che sono rimasti
indietro” a raggiungerli, ad unirsi all’ISIS e ad abbandonare ogni possibile scusa
per non partire “you can be here in these golden times […] you can be on the sidelines, for
which you will have to answer on judgment day”(9).

      completamente innovativo è l’uso da parte del Daesh di john cantlie,
reporter britannico rapito nel novembre 2012 in siria e costretto al ruolo di
portavoce ed “inviato di guerra” del gruppo jihadista. cantlie compare in filmati
montati in modo del tutto simile ai notiziari delle più famose emittenti all-news,
ove critica le policies di non-negoziazione adottate da regno unito e stati uniti
per i sequestri di persona ad opera di gruppi terroristici e svolge una credibile
campagna di controinformazione, accusando i media e la stampa di “distorcere e
manipolare la verità”. i più importanti video che hanno cantlie come protagonista
sono reportage da luoghi che hanno assunto un valore simbolico, quali le città
di kobane o da mosul. i servizi esaltano i successi del sedicente Stato Islamico e
cercano di trasmettere un’immagine rassicurante della nuova entità pseudo-sta-
tuale, da contrapporre sia al precedente regime (di cui vengono sottolineati cor-
ruzione ed inefficienza) sia alle notizie degli outlet occidentali.

(9) - parole di un foreign fighter che si presenta come Abu Muthanna al-Yemeni from Britain nel video
      No Life Without Jihad comparso il 12 giugno 2014 su
      http://www.liveleak.com/view?i=6a5_1403639105.

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