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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

mativo, e non l’improvvisazione, ad evitare una strage di ancora più devastante
proporzioni allo Stade de France, obiettivo che per le potenziali caratteristiche di
spettacolarizzazione avrebbe potuto ripetere l’orrore in diretta dell’11 settem-
bre 2001. è invece pura controinformazione quella presente in Dabiq 12, quan-
do attribuisce l’azione terroristica a lone knights, la cui grossolana incoerenza con
la ricostruzione della dinamica dell’attentato non esclude la possibilità di voler
in realtà tutelare, oltre ad Abaaoud Abdelhamid, altre menti pensanti in europa,
magari ex ufficiali di primo piano del regime di Saddam hussein, che hanno
beneficiato delle formazioni occidentali ed hanno affinato tecniche adeguate di
sopravvivenza in clandestinità eludendo le reti di intelligence, come recentemente
sostenuto(210).

      ed è talmente illogico che un magazine come Dabiq possa ricondurre i fatti
di parigi ai celebrati lone knights in un’ottica solo spontaneista che suona ancora
più inquietante quando si apprende che il gruppo di Abaaoud Abdelhamid
aveva anche l’ambizione di attaccare l’industria nucleare, come dimostra un
video di circa una decina di ore, acquisito dalla polizia belga nel corso di una
perquisizione, con la registrazione delle immagini di una prolungata osservazio-
ne in direzione dell’abitazione del direttore del programma di ricerca e sviluppo
nucleare in Belgio(211).

      parallelamente ma ben diversamente congeniata è infatti la diffusione di
una propaganda spicciola diretta agli scontenti delle banlieue parigine per pro-
muoverne lo spontaneismo in direzione di obiettivi meno articolati: è il caso
della disseminazione virale di brevi video sulla falsa riga di What are you waiting
for?(212), un filmato in lingua francese, sottotitolato in inglese ed arabo, di 5 minu-
ti e 34 secondi che, nel novembre 2014, al-hayat Media Center diffuse sulla
rete.

(210) - Dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista a paris-Match dal procuratore generale
        belga André vandoren, ex direttore dell’organo di Coordinamento per l’analisi della minac-
        cia (oCAM). Cfr.www.parismatch.com/Actu/International/Andre-vandoren-Detecter-la-
        montee-en-puissance-des-super-mauvais-911743.

(211) - Cfr. www.parismatch.com/Actu/International/les-kamikazes-du-Bataclan-visaient-le-
        nucleaire-belge-915027

(212) - Cfr. http://www.memri.fr/2014/11/20/des-combattants-francais-de-letat-islamique-
        appellent-les-musulmans-a-commetre-des-attentats-en-france/

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