Page 170 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

      Sul punto, la redazione di Dar al-Islam, pur non smentendo l’analisi, sotto-
linea come le scelte operate siano sempre funzionali al consolidamento ed alla
espansione dello Stato sovranazionale, con una metodologia più concreta ed
efficace rispetto a quella qaedista.

      e sottolinea altresì l’incapacità militare della francia a gestire e fronteggia-
re contemporaneamente sia la situazione bellica in teatro di operazioni sia la
pressione interna esercitata dal latente pericolo terrorista, destinata ad aumen-
tare progressivamente; soprattutto grazie all’impiego di cellule locali in contatto
con il centro.

      In relazione al rischio di risvolti totalitari, si segnala inoltre come il maga-
zine pubblichi emblematicamente la foto di una sfilata del Front National
(pag.22), qualificandola come scelta prioritaria(209); una sorta di messaggio nascosto
che individua concretamente un possibile futuro obiettivo, per la sua connota-
zione almeno dual-use, ovvero di una destra, francese, xenofoba e pro-bellica da
colpire come nemico naturale in francia, in quanto effettivamente ostile alla
presenza islamica in europa; ma al tempo stesso da colpire per inasprire i rap-
porti inter-etnici ed inter-religiosi, strumentalizzando proprio chi già approfitta
di ogni attacco terroristico per sostenere l’equazione tra musulmani e terroristi e
la soluzione dell’instaurazione dello Stato di polizia, in un circuito esponenziale
di tensione finalizzato ad innalzare il livello dello scontro.

      In un sistema di ascisse e ordinate, il messaggio nascosto di Dar al-Islam
sembra oscillare pericolosamente sull’asse dell’opportunità e casualità; il terrore
in franchising valorizza infatti lo spontaneismo e premia l’approccio artigianale
per il perseguimento di obiettivi multipli e su ampia scala.

      e nonostante l’improvvisazione e talora imperizia dei lone wolfs, le azioni
terroristiche ed i martiri suicidi hanno dimostrato di saper essere efficaci e deva-
stanti. l’altro asse cartesiano è infatti proprio quello della programmazione ed
improvvisazione, ove al progressivo affermarsi di quest’ultimo e dello sponta-
neismo corrisponderebbe una sempre più complessa azione di prevenzione e di
contrasto del fenomeno terroristico. non è il caso certamente degli attacchi del
13 novembre, ove tuttalpiù è stato un addestramento incompleto ed approssi-

(209) - Cfr. la didascalia in alto a sinistra della foto riporta infatti Rassemblement d’idolâtres du F.N.
        Des cibles de premier choix.

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