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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

eseguito proprio il 18 può aver indotto prudentemente la redazione di Dabiq a
continuare a parlare di otto terroristi, per tutelare gli altri due jihadisti. Il primo
dato diffuso, tuttavia, potrebbe anche essere stato banalmente riciclato dalle
informazioni disponibili sulla rete, che in effetti fanno riferimento, in quei gior-
ni a otto attentatori, nonostante tutte le intelligence europee ben sapessero che gli
attentatori erano almeno nove, come poi accertato. peraltro, già nella settima
edizione di Dabiq era stata pubblicata un’intervista di Abu Umar al-Beljiki, alias
di Abdelhamid Abaaoud che, facendo riferimento al gruppo di verviers, con-
fermava di far parte di una cellula belga costituita anche da Abu zubayr al-
Beljiki e Abu Khalid al-Beljiki, uccisi durante il blitz del 15 gennaio 2015, pron-
ta a realizzare attentati terroristici in diverse località.

      Come anticipato nel capitolo III.2.5.3, nel ricostruire sommariamente la
dinamica dell’attentato di parigi del 13 novembre 2015, anche l’Introduzione al
numero 7 di Dar al-Islam, intitolato La France à Genoux, pubblicato alla fine di novem-
bre 2015, ribadisce che l’attacco è stato condotto simultaneamente da otto (e
non nove) giovani fratelli, muniti di cinture esplosive e fucili d’assalto, in direzione
di obiettivi preselezionati, tra cui la sala da concerto denominata Bataclan.
l’ottava edizione di Dar al-Islam(206), Attentats sur la voie prophétique, è costituita da
114 pagine dedicate quasi interamente alla strage di parigi ed anticipa un ulte-
riore approfondimento nel numero successivo. Tre le sezioni di interesse: la
prima parte di un dossier esclusivo inerente il tentativo di legittimazione dottri-
nale dell’atto terrorristico (pagg. 6-41); uno studio sulle debolezze dello Stato
francese e la sua esposizione agli attentati dello Stato Islamico - intitolato Dans
les mots de l’ennemi (pagg. 88-99); infine un reportage fotografico che riprende -
anche insieme ad ostaggi prossimi all’esecuzione o già uccisi - otto dei terroristi
responsabili degli attacchi del 13 novembre, prima della loro partenza dal
Califfato alla volta di parigi, mentre al principale organizzatore Abaaoud
Abdelhamid è dedicata la copertina (pagg. 100-107).

      A riguardo, le immagini risultano sottotitolate con i rispettivi noms de guerre
e ruoli:

      - Abu Qa’qa al-Baljiki, descritto quale responsabile di aver seminato il terrore
nei caffè parigini prima di farsi esplodere davanti al ristorante Comptoir-voltaire;

(206) - Cfr. https://archive.org/search.php?query=subject%3A%22daralislam8%22.

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