Page 162 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE
Dal 15 al 19 novembre 2015, venivano pubblicati cinque video dalle pro-
vince di Salahuddin, Kirkuk, homs, al-furat e Dijlah di Islamic State, in cui mili-
tanti dell’organizzazione terroristica esprimevano in lingua araba la propria sod-
disfazione per gli attentati compiuti a parigi. l’ultimo pubblicato, quello della
provincia di Dijlah, è intitolato “parigi prima di Roma”.
Il 17 novembre 2015 veniva diffuso un video di furat Media, sezione
mediatica informale di Dā‘ish in cui tre militanti in lingua francese si compli-
mentavano per gli attentati, affermando che si tratta di una naturale ritorsione
per i bombardamenti della francia in Siria e Iraq.
peraltro, la francia è stata più volte indicata dallo Stato Islamico come
obiettivo di attacchi terroristici:
- il 22 settembre 2014, dopo l’adesione della francia alla campagna inter-
nazionale di bombardamenti contro lo Stato Islamico, in un messaggio audio,
Abu Mohammad al-Adnani, portavoce dell’organizzazione, aveva invitato a
colpire i francesi, definendoli sporchi e spregevoli;
- nel gennaio 2015, dopo gli attentati del 7-8 di quel mese, la provincia di
Salahuddin dello Stato Islamico aveva pubblicato un video intitolato Messaggio
alla Francia, con un passaggio dedicato ad Amedy Coulibaly, responsabile del-
l’uccisione di quattro persone in un negozio kosher e con ulteriori minacce,
pronunciate da due militanti in lingua francese;
- il numero 2 della nota rivista in lingua francese Dar al-Islam, diffusa in
rete il 6 giugno 2015, è intitolato “Che Allah maledica la Francia”;
- nel numero 6 di Dar al-Islam, pubblicato il 27 settembre 2015, si fa
appello ai musulmani che vivono in francia affinché compiano attentati terro-
ristici in ritorsione contro i bombardamenti in Siria;
- nel numero 8 della rivista Dabiq, pubblicato il 30 marzo 2015, un mili-
tante dello Stato Islamico, Abu Muqatil, alias di Abou Bakr al-hakim, cittadino
tunisino già residente in francia e implicato nelle filiere di reclutamento di
volontari per l’Iraq negli anni 2003-2004, ha minacciato la francia, invitando i
fratelli a colpire sul modello degli attentati compiuti in europa, affermando che
“le armi sono facili da reperire”.
Quelli di parigi del 13 novembre scorso, quindi, sono solo gli ultimi di una
serie di attentati che hanno colpito la francia e sono stati rivendicati da Dā‘ish
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