Page 166 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE
- Abu Rayyan al-firansi, appartenente alla componente che ha operato
all’interno del teatro Bataclan, unitamente ad Abu fu’ad al-firansi e Abu Qital
al-firansi (e non faransi come indicato in Dabiq 13);
- Abu Mujahid al-Baljiki, Ukachan al-Iraqi e Alì al-Iraqi, fattisi esplodere
nei pressi dello Stade de france;
- Dhu al-Qarnayn al-Baljiki nelle strade di parigi.
Di Abu ‘Umar al-Baljiki, ritenuto essere la mente del commando, cui
viene dedicata l’immagine di copertina, è riportato il relativo testamento (pagg.
40-41), seguito da quello di altri due jihadisti, Abu Rayyan al-firansi (e non
faransi come indicato in Dabiq 13) e Abu Mujahid al-Baljiki (pagg. 52-53 e 66-
69). Il raffronto tra noms de guerre e immagini pubblicate dalle due riviste pre-
senta diverse incongruenze; oltre al già evidenziato e piuttosto banale errore
nel citare ripetutamente al-faransi in luogo di al-firansi (il francese), del jiha-
dista citato da Dabiq con il nome di Dhul Qarnayn al-faransi viene confusa la
provenienza, tanto che Dar al-Islam lo pubblica come Dhu al-Qarnayn al Baljiki
(il belga); non vi è infine corrispondenza tra nomi ed immagini, tanto che l’im-
magine relativa a Bilal hadfi, responsabile dell’attentato allo Stade de France,
compare in Dabiq 13 con il nom de guerre Dhul Qarnayn al-faransi e in Dar al-
Islam 8 con quello di Abu Mujahid al-Baljiki, sia nel suo testamento (pag. 66-
69) sia nel reportage (pag. 105).
parimenti, l’immagine del belga Chakib Akrouh, ucciso nel biltz di Saint
Denis, in Dabiq 13 viene associata al nom de guerre Abu Mujahid al-Baljiki, men-
tre in Dar al-Islam 8 a quello di Dhu al-Qarnayn al Baljiki.
Meritevoli di attenzione invece i contenuti dell’Editorial, a pag. 4 di Dar al-
Islam 8, che tra l’altro confermano la francia quale obiettivo di prossimi atten-
tati, di cui resterebbe soltanto da pianificare data e luogo.
oltre ad un maldestro tentativo di controinformazione realizzato attraver-
so una critica generica delle misure di sicurezza adottate dal governo francese,
che si sostanzierebbero in una politica antidemocratica dai risvolti totalitari,
viene derisa l’incapacità dell’intelligence francese di eseguire interventi mirati.
Il Senato francese inoltre non avrebbe fatto altro che impedire ai francesi
di esercitare il relativo diritto all’informazione, stigmatizzando la consultazione
dei siti attivi con documenti jihadisti disponibili.
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