Page 17 - Rassegna 3-2016
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IL RUOLO DELL’ARMA NEL CONTRASTO AL TERRORISMO: IL RAGGRUPPAMENTO
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della minaccia, che negli anni seguenti fu rappresentata non solo da elementi di
organizzazioni estremistiche giunti dall’estero, ma soprattutto da individui resi-
denti in Italia. A questo nuovo fenomeno venne dato il nome di “terrorismo
homegrown”.

4. Il terrorismo “homegrown”

      L’attacco terroristico di Londra del 7 luglio 2005 segnò l’alba del fenome-
no comunemente indicato come “terrorismo homegrown”, mutando in manie-
ra radicale lo scenario della minaccia terroristica mondiale. I quattro responsa-
bili dell’attacco non erano giunti nel Regno Unito su ordine di al-Qaida e non
erano stranieri. Non erano nemmeno immigrati. Erano invece cittadini britan-
nici, nati e ben integrati nel Regno Unito.

      Gli attentati di Londra costrinsero le autorità britanniche e quelle degli
altri Paesi, Italia compresa, a un rapido ripensamento della policy antiterrori-
smo, fino a quel momento basata su una minaccia proveniente dall’esterno. Il
qaidismo aveva, infatti, trovato terreno fertile in Occidente, tra persone che vi
erano nate e fruivano dei benefici di una moderna società secolare e che,
soprattutto, non avevano avuto contatti con al-Qaida.

      I terroristi homegrown - siano essi lone terrorists o cellule autogestite -
non avevano collegamenti con formazioni terroristiche all’estero ed erano
motivati dall’appello al jihad globale contro l’Occidente, in risposta al quale
anche oggi si preparano, dal punto di vista ideologico ed operativo, in maniera
spontanea.

      I rapidi processi di radicalizzazione e l’assenza di correlazioni con organiz-
zazioni strutturate, rendevano le realtà homegrown particolarmente insidiose e
di difficile individuazione nel quadro di attività preventive. Lo sviluppo del ter-
rorismo homegrown era in linea con le nuove strategie adottate da al-Qaida
nella seconda metà del decennio scorso. In quegli anni, le forti pressioni militari
ed investigative avevano irrimediabilmente decimato i quadri dirigenziali di al-
Qaida, compromettendone le capacità di comunicazione, approvvigionamento,
finanziamento, reclutamento e addestramento.

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