Page 127 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO
Che l’Islam costituisca l’unica fede è ribadito in un documentario fotogra-
fico ove la distruzione dei templi di Baalshamin e Bel rafforza il messaggio. Così
come le falsi fedi, anche gli Stati diversi dal Califfato non sostengono il popolo
nelle difficoltà.
Il messaggio è che se i cittadini sequestrati dalle milizie jihadiste vengono
abbandonati dai loro governi, questo disinteresse per il proprio popolo apre
nuove possibilità sia di finanziamento del progetto di Dā‘ish, sfruttando la soli-
darietà internazionale, sia di enfatizzare l’incoerenza occidentale di una comu-
nità che si occupa dei diritti umani ed è pronta a sacrificare la vita dei propri
servitori: un cittadino norvegese ed uno cinese, in tuta non più arancione ma
gialla, sono infatti i prigionieri per i quali viene richiesto sul magazine un riscatto
a tempo, a chiunque voglia loro salvare la vita(168).
la celebrazione del giubileo è infine l’occasione per rivolgere ulteriori
minacce alla cristianità pubblicando il papa e ricordando un hadith in cui si pro-
fetizza l’imminente arrivo di un tempo “in cui la conoscenza verrà tolta alle persone a
tal punto che non gliene resterà più nemmeno un briciolo”, mentre una libera interpreta-
zione dell’aneddoto anticipa che “Verranno fatti sparire i suoi rappresentanti”.
Con “Just Terror” (Soltanto Terrore), distribuito a partire dal 18 novembre
2015, Dā‘ish sceglie di occupare copertina e prime pagine con le immagini degli
attacchi da poco realizzati a parigi, oltre che dell’aereo russo precipitato nel
Sinai. Stupisce tuttavia l’approssimazione con cui viene trattata la strage del 13
novembre, ove l’azione pseudo-militare viene riassunta nell’introduzione con
imprecisione ed insufficienza di dettagli tanto da far ipotizzare che il documen-
to fosse già stato approntato per essere lanciato frettolosamente sul web.
la tematica sarà comunque oggetto di un successivo approfondimento
nel successivo capitolo v, dedicato all’analisi specifica della comunicazione rela-
tiva all’attacco dell’11 settembre parigino.
Anche l’attentato all’aereo russo viene in qualche modo strumentalizzato
per accrescere gli effetti della strategia del terrore, sostenendo che l’obiettivo
(168) - Cfr. To whom it may concern of the pagans, crusaders, and their allies, as well as what are referred to as
human rigths organizations. This chinese prisoner was abandoned by his government, which did not do its
utmost to purchase his freedom. Whoever would like to pay the ransom for his release and transfer can con-
tact the following telegram number…Note: this is a limited time offer (Dabiq 11).
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