Page 131 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

      Sempre nella premessa di Dabiq 14, viene quindi riproposto il tema cen-
trale che era stato esaltato nel primo comunicato diffuso attraverso il circuito di
Amaq news e nel video(174) di rivendicazione in lingua araba, ma sottotitolato in
inglese, condensando, in un frasario altrettanto scarno ed essenziale, ragioni
storiche dell’attacco (“...Flames ignited years ago in Iraq have now scorched the battle-
ground of Belgium...”), interpretazione attuale (“...Paris was a warning. Brussels was a
reminder...”) e futura della minaccia (“...What is yet to come will be more devasting and
more bitter...”). Una sezione della rivista intitolata “The knights of Shahadah in
Belgium” viene poi dedicata, come in Dabiq 13, a celebrare le azioni eroiche dei
fratelli jihadisti Ibrāhīm e Khālid al-Bakrāwī, nonchè najim laachraoui e
Mohamed Belkaid (Muhammad Bilqa’id), alias Samir Bouzid, attinto mortal-
mente da uno sniper belga nel corso dell’irruzione eseguita dalla polizia locale in
joint team con quella francese il 15 marzo 2016, nel covo di vorst(175), dal quale
fuggiva Salah Abdeslam.

        a laeken, nella capitale belga, veniva anche fermato osama Krayem, alias naim al hamed,
        che la mattina del 22 marzo, aveva accompagnato alla metropolitana di Bruxelles, il Khalid
        el Bakraoui, insieme al quale era stato filmato nella precedente stazione metropolitana di
        pétillon; cresciuto in Svezia, a Malmö, in un quartiere ad alta densità criminale, era rientrato
        il 20 settembre 2016 dalla Siria, tramite l’isola greca di leros, e recuperato da Salah nella città
        tedesca di Ulm.
        Cfr. http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/08/news/terrorismo_parigi_belgio_abrini-
        137197289/.
(174) -Cfr.www.corriere.it/esteri/16_marzo_24/isis-diffuso-video-bruxelles-lo-stato-
       islamico-tornato-79e5188-f1cd-11e5-8e82-ccf80e9a48c0.shtml. In poco meno di una
        decina di minuti, un filmato diffuso da Al Battar media, una delle divisioni della propaganda
        non ufficiale di Dā ish, postato su Youtube, vimeo e Sendivid ed intitolato “The exile of
        Islam and Brussels Attack”, rivendica gli attacchi contro l’aeroporto e la metropolitana di
        Bruxelles, con un montaggio frettoloso che assembla perlopiù immagini televisive. I belgi
        vengono definiti crociati che bombardano “i bambini e le donne musulmane” e per questa ragio-
        ne viene pronunciata un’esortazione ad abbracciare la causa della jihad, come obbligo reli-
        gioso di ciascun autentico fedele. Mentre una voce recita “siamo tornati in questi giorni di gloria”,
        vengono mostrate le immagini di Donald Trump e del Ministro dell’interno francese
        Bernard Cazeneuve oltre ai politici occidentali che sfilano a parigi dopo la strage di Charlie
        hebdo, oscurando tuttavia i volti delle donne presenti, come il Cancelliere tedesco Angela
        Merkel. Il filmato propone le immagini di due jihadisti belgi coinvolti negli attentati di parigi,
        l’uno, Abul Qa’Qa al-Baljiki, mentre si addestra a sparare in teatro siriano, l’altro, Dhul
        Qarnayn al-Baljiki, mentre recita, inginocchiato, una preghiera religiosa.
(175) - Cfr. http://deredactie.be/cm/vrtnieuws/regio/brussel/1.2601812

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