Page 133 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO

      In quest’ultimo caso, peraltro, contrariamente all’estrema approssimazio-
ne ed improvvisazione della frettolosa azione di Bruxelles, si era registrata una
migliore definizione della missione, le cui principali componenti di fuoco erano
risultate almeno sommariamente addestrate alla guerriglia urbana e supportate
da una sufficiente capacità logistica, una minima dotazione di apparati di tra-
smissione ed un addestramento basico alla riservatezza delle comunicazioni. Ma
significativa era apparsa soprattutto la presenza di un coordinatore deputato a
dirigere dall’esterno - e non necessariamente nello stesso paese dell’attacco -
l’azione terroristica, ove l’eventuale presa di ostaggi amplificherebbe gli effetti
devastanti dell’aggressione, moltiplicandone tra l’altro le opportunità di dilatare
temporalmente la relativa copertura mediatica.

      la sezione di maggior interesse, soprattutto per la valenza previsionale,
risulta tuttavia quella intitolata “Kill the Imams of Kufr in the West”, dedicata alla
definizione di prossimi obiettivi da colpire negli Stati Uniti, in Canada, in gran
Bretagna ed in Australia, costituita da una lista di 21 Imams musulmani specifi-
camente individuati(177), ove “kufr” sta a significare tutto ciò che è inaccettabile
od offensivo per Allah, strettamente correlato con il concetto di infedele e miscre-
dente espresso dalla parola araba “kafir” (“kuffar” declinato al plurale), che pro-
prio in “kufr” ha la sua radice etimologica. Un ventiduesimo obiettivo è costi-
tuito da nihad Awad esponente dei fratelli Musulmani(178) - di cui compare sol-
tanto l’immagine, ma non il nominativo - direttore esecutivo e fondatore del
Consiglio per le relazioni americano-islamica (CAIR) che, pochi giorni dopo gli
attacchi dell’11 settembre del 2001, fu tra i leader musulmani americani invitati
alla Casa Bianca per partecipare ad una conferenza stampa del presidente Bush
volta a condannare gli attacchi e gli atti di intolleranza anti-musulmana. Alcuni
degli Imam inseriti nella lista risultano collegati a gruppi islamici come la
fratellanza musulmana, nonostante che proprio da quest’ultima discenda
l’ideologia di Stato islamico.

(177) - gli Imam individuati e che Dabiq 14 esorta a colpire sono i seguenti: hamza Yusuf, Suhaib
        Webb, Muhammad al-Yaqoubi, hisham Kabbani, Yasir Qadhi, Bilal philips, pierre vogel,
        Tommaso Chowdhury,Waleed Basyouni, Abdullah hakim Quick, Abū Basīr al-Tartūsī,
        Mohamed elibiary, Arif Alikhan, Rashad hussain, Keith ellison, huma Abedin,
        Muhammad Abdul Bari, Sayeeda Warsi, Waqar Azmi, Sajid Javid, Ajmal Masroor.

(178) - Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/nihad_Awad&prev=search

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