Page 138 - Rassegna 3-2016
P. 138

IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

      già col primo numero del magazine, condiviso su vari social tra cui Twitter e
Telegrame composto da una quindicina di pagine di testo e foto, viene rivolto un
appello ai fratelli e sorelle musulmane a diffondere i contenuti trattati su altri social
network per ampliare sempre di più lo spettro degli aspiranti jihadisti da formare,
promuovendone anche la traduzione in diverse lingue. la rivista, che asserita-
mente sarebbe esistita in bozza sin dal 2014, punta soprattutto alla qualità dei
contenuti tecnici piuttosto che a quella editoriale, ma sarà affinata in futuro,
ampliando lo spettro degli articoli anche a commenti di avvenimenti attuali.

      Il progresso tecnologico, che deve essere conosciuto per poter essere con-
trastato, viene demonizzato - così come gli occidentali un tempo avevano
demonizzato la superiorità tecnologica dell’oriente - e visto come un nemico
irriducibile da distruggere, ma anche un potenziale bug nel sistema occidentale.
nel relativo profilo Twitter si sottolinea tuttavia curiosamente “We are not Isis”,
quasi a voler rassicurare il mondo occidentale per garantire la sopravvivenza del
magazine nell’ambito dei social network, allo scopo di proseguire la mission.

      la foto di copertina, tuttavia, non sembra lasciare troppi dubbi sulla
matrice ideologica, nel raffigurare due mani che stringono rispettivamente un
usb stick ed un proiettile. Con una buona dose di pragmatismo, comunque, l’ini-
ziativa editoriale in rete, sembra prediligere, al riconoscimento di una paternità
temibile, l’esigenza di approfondire le tematiche di interesse, inerenti i mecani-
smi crittografici e la navigazione anonima. nell’articolo di apertura intitolato
Stigmatizzato digitalmente. Asrar al-mujahideen sotto la lente di ingrandimento, l’autore,
tale Mujahid, sensibilizza i fratelli jihadisti in ordine all’importanza di imparare a
gestire correttamente software e hardware. Tra i suggerimenti per una navigazione
sicura in un periodo post-Snowden(184) vi è l’appello a non sottovalutare gli avver-
sari, utilizzando programmi che di per sé qualificano l’appartenenza e risultano
riconducibili agli ambienti jihadisti o al circuito dei mujaheddin come Asrar al-dar-
dashah o Asrar al-mujahideen, prediligendo invece Mujahideen Secrets, Amn al-
Mujahid, Asrar al-Ghurabaa.

(184) - edward Snowden, informatico statunitense, ex tecnico della Central Intelligence Agency
        (CIA) e fino al 2013 collaboratore di un’azienda di tecnologia informatica consulente della
        national Security Agency (nSA) noto per aver rivelato pubblicamente particolari in ordine
        ad un programma di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico.

136
   133   134   135   136   137   138   139   140   141   142   143