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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE
proprio ad Inspire, storico strumento editoriale del qaedismo, affiancata da
Azzam, pubblicata dai talebani afghani attivi sul confine pakistano, sembra
peraltro essersi ispirato Dā‘ish. parimenti distribuita in lingua inglese - seppure
esclusivamente in lingua inglese - e soprattutto attraverso i forum, già sufficien-
temente moderna e fotograficamente ricca da attirare l’interesse di giovani
potenziali jihadisti, Inspire affrontava, come anticipato, temi spiccatamente mili-
tari: dalle testimonianze dei mujaheddin all’ingaggio di nuovi miliziani ed al rela-
tivo addestramento, con particolare attenzione sia ai problemi di impiego tatti-
co sia alla scelta dell’armamento od alla fabbricazione domestica di ordigni
esplosivi artigianali (Improvised Explosive Devices) da utilizzare per implementare
operazioni terroristiche organizzate autonomamente.
Al riguardo, non appare secondario come, già nel marzo 2013, il numero
10 di Inspire avesse indicato quale obiettivo da colpire il direttore di Charlie
hebdo, Stéphane Charbonnier, poi effettivamente ucciso a parigi, nell’attacco
del 7 gennaio 2015. Se quindi la rivista qaedista si conferma nel tempo per la
sua connotazione militante, finalizzata soprattutto a promuovere attività clan-
destine, il prodotto editoriale partorito da Dā‘ish si distingue per il maggiore
eclettismo delle tematiche affrontate, che asseritamente riguardano non più sol-
tanto il profilo del combattente, ma aspetti dottrinali fondamentali: quelli che
vengono sintetizzati nel primo numero e riguardano l’unità (Tawhid), la ricerca
della verità e la relativa metodologia (Manhaj), la migrazione (hijra), la guerra
santa (Jihad), la comunità (Jam’a), in un quadro comunicativo più completo e
complesso.
la competizione si muove peraltro su piani differenti ed alla luce delle dif-
ferenze ideologiche sottese, cui hanno fatto da contraltare diverse e coerenti
elaborazioni strategiche. gli obiettivi ove combattere la jihad sono infatti diver-
samente dislocati tanto che, emblematicamente, mentre al-Qaeda, l’11 settem-
bre 2001, porta l’attacco nel cuore finanziario e militare del nemico, colpendo
gli avversari lontani, Dā‘ish mira ad epurare da apostati (Murtad), miscredenti
(Kuffar) e politeisti (Mushrik) i territori controllati e quelli sui quali intende
espandersi per affermare l’Islam originale e puro; sino al sistematico genocidio
nei confronti dei propri correligionari, ed in particolare gli sciiti, accusati di esse-
re falsi credenti che vivono nell’ignoranza (Jahiliyya).
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