Page 110 - Rassegna 3-2016
P. 110

IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

di interi villaggi, le brutali esecuzioni per terrorizzare ed inorridire; sono le
immagini di come si svolge la vita quotidiana sotto il Califfato, paradossalmente
coniugate con quelle consumistiche di una società che sembra voler mutuare i
canoni di quella medesima ed odiata società occidentale; scene accattivanti, i cui
testimonial di questa effimera e mistificata normalità sono persone qualsiasi ripre-
se mentre fanno cose qualsiasi, normali appunto: la spesa al mercato, i giochi dei
bambini nel parco, un venditore di gelati, un negozio di kebab. Immagini diluite
in un’atmosfera rilassante, rassicurante, fatta anche di stabilità, economica e poli-
tica, opportunamente montate per realizzare brevissimi filmati, di appena qual-
che minuto, i mujatweets, dove l’hash(144) è l’etichetta che funge da aggregatore
tematico e ne agevola la ricerca sui social.

      l modello proposto è quello dello spot elettorale, ove i veri protagonisti sono
la sicurezza, il benessere ed il consumo, quasi a dirci “We are just like you” (ndr.
“Siamo come voi”)(145).

      Durante l’estate del 2014, Dā‘ish ha prodotto una serie di otto brevi video
disseminati sulla rete attraverso YouTube per fornire agli estranei ed ai curiosi
uno scorcio dall’interno del sedicente Stato Islamico. parte di una più ampia
campagna di propaganda e reclutamento, di cui uno dei motori principali è
costituito da al-Hayat Media Center, i mujatweets si rivolgono al grande pubblico,
nei diversi paesi del mondo ove opera una rete di affiliati che lavorano per coa-
gulare sempre più l’interesse, soprattutto dei giovani, intorno all’utopismo ideo-
logico-religioso di Dā‘ish, coinvolgendo nuovi proseliti nel progetto; proprio
queste le ragioni per cui, oltre all’arabo, i testimonial ripresi dai mujatweets parlano
il francese, l’olandese, il tedesco, il bosniaco, l’indonesiano.

      Con questa tecnica propagandistica, al-Hayat Media Center ha dato voce
non soltanto alla popolazione locale, ma anche agli stranieri che vivono nei ter-
ritori sottoposti al controllo del Califfato, scegliendo di mettere volti familiari di
fronte alla videocamera e riprendendo per il proprio pubblico la vita ordinaria
dei combattenti fidelizzati.

(144) - Cfr. cancelletto (#).
(145) - Cfr. Donatella DellA RATTA, Gli spot del Califfato formato famiglia, Internazionate, 26 feb-

        braio 2015, www.internazionale.it/opinione/donatella-della-ratta/2015/02/25/video-isis-
        propaganda e anche Donatella DellA RATTA, Gli spot.

108
   105   106   107   108   109   110   111   112   113   114   115