Page 105 - Rassegna 3-2016
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DA’ISH TRA PROPAGANDA E GUERRA DI INFORMAZIONE.
UN’ANALISI DELLE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI TERRORISMI NEL XXI SECOLO
di quelli che sono gli organismi ufficiali della propaganda di Dā‘ish: dalle pro-
duzioni di al-Furqan e al-Hayat, ai notiziari radiofonici di al-Bayan, sino al più
noto magazine Dabiq.
Resta tuttavia l’oggettività dei fatti da considerare, in un rapporto sinallag-
matico ove Amaq beneficia evidentemente di un canale privilegiato di informa-
zione assicurato dal gruppo terroristico, che a sua volta ha la possibilità di avva-
lersi di un organismo apparentemente terzo per divulgare rapidamente il proprio
messaggio con una ricaduta positiva sul piano della globalità ed asetticità della
comunicazione.
non stupirebbe peraltro la riconducibilità non soltanto funzionale di
Amaq al Califfato, alla luce della filosofia sottesa alle nuove iniziative editoriali
che, come Kibernetiq in germania, sconfessano artatamente la propria apparte-
nenza a Dā‘ish anche attraverso comunicati diffusi su Twitter, come si dirà nel
successivo paragrafo III.2.5.6.
b. Gli spazi della comunicazione non convenzionale
Inizialmente, l’utilizzo di internet da parte delle formazioni qaediste risul-
tò difficoltoso; le tecnologie non erano affatto all’avanguardia, effettuare i dow-
nload dei files audio e video richiedeva tempo, né tantomeno agevole era la pub-
blicazione on line. In un epoca di pre-YouTube, spesso la soluzione adottata con-
sisteva nell’affidarsi ai forum jihadisti per diffondere video e comunicati stampa.
per il caricamento on line della videoregistrazione relativa alla decapitazio-
ne di nick Berg(131) servivano diverse ore ed un tempo ancora superiore per sca-
ricarla, rendendo necessario postarla sul forum jihadista Ansar al-Islami, blocca-
tosi a causa del volume del documento. I terroristi dovettero affidarsi a chi
aveva una sufficiente conoscenza di internet per creare nuovi links, con un
approccio quasi amatoriale che conosceva soltanto l’arabo come unica lingua
ufficiale. nonostante ciò, il gruppo di al-zarqawi continuò ad utilizzare
Internet come mezzo di informazione principale, ottenendo risultati progressi-
vamente migliori con l’affinarsi delle tecnologie disponibili.
(131) - Imprenditore impegnato nel settore delle radiotelecomunicazioni, assassinato il 7 maggio
2004 da un gruppo terrorista in Iraq.
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