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InteRventO DeL SOttOSeGRetARIO DI StAtO ALLA DIFeSA




                    Impiegare le nuove tecnologie
                ̀
               e una delle sfide della formazione,
               fino “alla sfida delle sfide”: il governo
               dell’intelligenza artificiale: per garan-
               tirne un impiego esclusivamente
               benevolo, ridurne i rischi potenziali
               e conservare la visione antropocen-
               trica di un nuovo umanesimo.
                    In quest’ottica, la formazione
               deve declinare le rivoluzioni dei
               saperi alti con quelli tradizionali e
               valoriali; ideali perenni e metastorici
               come quelli dell’essere militari quali
               disciplina, dedizione, senso del dove-
               re e fedeltà alle istituzioni.
                    La Difesa continua ad investire
               risorse ed energie sugli Istituti milita-
               ri di formazione, qualificando e rin-
               novando l’offerta didattica ma anche
               sottoscrivendo accordi e protocolli           (Fonte: Ministero della Difesa)
               con il mondo accademico, della
               ricerca e dell’industria, nella prospettiva di agire sempre di più come “Sistema
               Paese”.
                    Come ha sottolineato il Ministro della Difesa, in occasione della presenta-
               zione in Parlamento del Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa
               per il Triennio 2024-2026, “gli attuali paradigmi operativi, insieme ai domini
               emergenti, esigono approcci formativi flessibili e diversificati, nuove competenze
               e percorsi professionali che offrono maggiore possibilità di “contaminazione” tra
               pubblico e privato”.
                    Affermazione che rafforza il concetto di competenze organiche allo stru-
               mento militare e con funzione sistemica e l’inserimento nei programmi didattici
               di moduli di formazione interforze, per preparare comandanti e leader consape-
               voli e militari capaci di gestire tutti i mezzi a disposizione per affrontare le nuove
               minacce visibili ed invisibili: dagli attacchi cyber alla competizione nella dimen-
               sione cognitiva; il  cognitive warfare, un nuovo campo di battaglia invasivo e
               destabilizzante, caratterizzato dalle leve della disinformazione, dalle fake news e
               dalla manipolazione delle opinioni.
                    Di fronte a scenari critici, servono competenze ma anche valori.

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