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ClImAtE ChANgE lItIgAtION E grEENwAShINg: ANAlISI E PrOSPEttIvE
“compulsando” gli Stati là dove l’intervento regolatorio degli stessi si è rivelato ine-
sistente o meno efficace : un’attività giurisdizionale pulviscolare e a tratti disordi-
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nata, ma continua, che esaminando i ricorsi, proposti anche contro aziende e mul-
tinazionali , si rivela “suppletiva” dell’azione spettante ai pubblici poteri.
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3. Il greenwashing: inquadramento generale e contenziosi internazionali
Nell’ambito dei contenziosi connessi con il climate change vanno assumen-
do rilievo quelli attinenti al cosiddetto greenwashing.
Alla crescente sensibilità della società verso la sostenibilità ambientale, si è
infatti accompagnato l’orientamento dei consumatori verso prodotti o servizi
attenti al rispetto delle tematiche green. Le imprese sono state maggiormente
incentivate, a loro volta, a proporre prodotti che rispecchino tali prerogative: in
sostanza, un sistema “virtuoso” in cui le imprese dovrebbero essere stimolate a
perseguire obiettivi di sostenibilità per garantirsi un vantaggio competitivo, con
positive ricadute sull’ambiente. È evidente che tale schema presuppone che i cd.
green o environmental claims, ovvero le comunicazioni commerciali relative ai
benefici di carattere ambientale o ecologico connesse con prodotti e servizi, siano
“corretti”: sia perché, se falsi, non realizzerebbero alcun beneficio ambientale, sia
perché, in quanto ingannevoli, influenzerebbero i consumatori verso un acquisto
che altrimenti non sarebbe avvenuto o sarebbe avvenuto a condizioni diverse.
In tale quadro si inserisce il concetto di greenwashing, letteralmente “lavag-
gio verde”, ossia una tecnica di comunicazione o di marketing perseguita da
aziende, istituzioni ed enti che propongono come ecosostenibili le proprie attivi-
tà, esaltando gli effetti positivi di alcune iniziative e cercando di occultare l’impat-
to ambientale negativo di altre o dell’impresa nel suo complesso : “dichiarazioni
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alla luce di disomogeneità nei diversi ordinamenti e soprattutto l’inverarsi di una serie di difficoltà
nella pratica attuazione del diritto in discorso. Difficoltà che […] hanno riguardato specialmente,
ancorché non esclusivamente, il profilo delle cosiddette condizioni dell’azione, (Feliziani C.,
Dall’accesso alla giustizia in materia ambientale alla giustizia ambientale, in Ordine internazio-
nale e diritti umani, (2023), pp. 597-613).
20 Tra i contenziosi più noti, si citano i casi Urgenda contro i Paesi Bassi, Neubauer et al. contro la
Germania, verein KlimaSeniorinnen Schweiz contro la Svizzera. La causa civile Giudizio
Universale contro l’Italia, dichiarata inammissibile in primo grado, è al momento pendente in
appello, (https://www.greenme.it/ambiente/clima-al-via-il-processo-dappello-contro-lo-stato-
italiano-nella-storica-causa-per-inadempienza-climatica).
21 Vedansi, a titolo esemplificativo, i casi Kivalina, Comer, lliuya e milieudefense.
22 https://esgnews.it/focus/analisi-e-approfondimenti/greenwashing-definizione-ed-esempi/. Al con-
trario, il greenhushing (dall’inglese to hush, mettere a tacere), è l’atteggiamento delle aziende che, pur
avendo effettivamente adottato buone pratiche green, evitano di comunicarlo per evitare di incorre-
re nel greenwashing. Anche il greenhushing, sebbene al momento privo di risvolti giuridici, ha tutta-
via riflessi negativi in termini ecologici, poichè l’azienda che non comunica la propria sostenibilità
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