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AGRO ECO AMBIENTE
tema del cambiamento climatico e ai connessi effetti avversi sull’ambiente e sulla
salute umana. L’espressione, che restituisce l’idea del processo quale luogo deputato
alla risoluzione delle controversie afferenti a tematiche che, direttamente o indiret-
tamente, chiamano in causa il tema del cambiamento climatico , fa riferimento a
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una serie di “casi” che sollevano questioni rilevanti di diritto o di fatto relative alla
mitigazione, all’adattamento o alla scienza dei cambiamenti climatici, proposte
innanzi a organi amministrativi, giudiziari e di altro tipo . Questo “movimento
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dal basso” ha natura transnazionale e si sostanzia in una pluralità di azioni ammi-
nistrative, civili e, talvolta, penali, intentate per lo più da privati (intesi come sin-
goli, gruppi d’individui e associazioni/organizzazioni) sia contro gli Stati, sia con-
tro le imprese, allo scopo di riconoscere la lesione di diritti in capo agli attori, quale
conseguenza della crisi climatica, e di obbligare le parti convenute al rispetto degli
impegni assunti nella lotta al cambiamento climatico, adottando le conseguenti
misure . Considerate le varie tipologie di controversie rientranti nella climate
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change litigation , le corti adìte stanno, di fatto, assumendo un ruolo sempre più
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incisivo andando ad apprestare una qualche forma di tutela ai ricorrenti, nono-
stante le criticità in termini di ammissibilità e di merito dei gravami avanzati , e
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15 Definizione in https://www.ambientelegale.it/magazine/climate-change-litigation-in-pillole-un-focus-su-
alcuni-profili-di-responsabilita-statale#:~:text=Con%20l%27espressione%20climate%20change%20litiga-
tion%20si%20allude%20all%27insieme,ambiente%20e%20sulla%20salute%20umana.
16 Courts, tribunals, quasi-judicial bodies or other adjudicatory bodies, including special procedures of
the United Nations and arbitration tribunals, secondo quanto indicato nel “Global Climate
Litigation Report” 2023 dell’UNEP cit.
17 Secondo il report global trends in climate change litigation: 2024 snapshot, pubblicato il 27 giu-
gno 2024, il database del grantham reasearch Institute on Climate Change and the Environment
della “London School of Economics and Political Science”, attualmente conta 2.666 climate liti-
gation cases, di cui circa il 70% promossi dal 2015, ovvero l’anno dell’adozione dell’Accordi di
Parigi; 233 sono stati i procedimenti instaurati nel 2023, con un trend in calo, mentre nel 2024 ne
risultano, allo stato, 43, (https://www.lse.ac.uk/granthaminstitute/publication/global-trends-in-
climate-change-litigation-2024-snapshot/).
18 Casi relativi a misure di mitigazione, di adattamento, contestazione di leggi o piani nazionali di
politica climatica, contestazione di autorizzazioni per progetti a forte impatto climatico, corretta
divulgazione delle informazioni e greenwashing. Va citato anche il ruolo che i cambiamenti clima-
tici hanno assunto rispetto alle migrazioni: l’ordinanza della Corte di Cassazione, II sez. civile, n.
5022/2021, nel riconoscere la possibilità che la protezione umanitaria venga concessa ai migranti
che fuggono dal loro Paese a causa di disastri ambientali, stabilisce che spetta al giudice di merito
valutare la situazione del richiedente con specifico riferimento al peculiare rischio per il diritto alla
vita e all’esistenza dignitosa derivante dal degrado ambientale, dal cambiamento climatico o dallo
sviluppo insostenibile dell’area di provenienza (sul tema: F. Perrini, Il riconoscimento della prote-
zione umanitaria in caso di disastri ambientali nel recente orientamento della Corte di
Cassazione, in Ordine internazionale e diritti umani, (2021), pp. 349-362, e A. Stevanato, I
migranti ambientali nel decreto-legge n. 20 del 2023. Che cosa resta della loro protezione?, in Saggi
- Corti supreme e salute 2023, n. 2, pp. 1-22).
19 L’accesso alla giustizia in materia ambientale costituisce, tuttora, un tema di primaria rilevanza
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