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ClImAtE ChANgE lItIgAtION E grEENwAShINg: ANAlISI E PrOSPEttIvE
di efficaci interventi di decarbonizzazione: si considerino, al riguardo, l’AR6
dell’IPCC circa l’aumento della temperatura globale di 1,1° rispetto al periodo
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preindustriale, con un ritmo che non consentirà di rispettare i limiti fissati a
Parigi, e l’ultima rilevazione della concentrazione di Co in atmosfera a dicembre
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2024, pari a 425 parti per milione .
Come da taluni rilevato , esiste una contraddizione tra, da un lato, la neces-
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sità di agire per contenere il riscaldamento globale e gestirne le conseguenze infor-
mando correttamente il pubblico, e, dall’altro, l’inefficacia delle misure sinora
poste in essere e la scarsa trasparenza che a volte accompagna l’informazione delle
questioni climatiche. Contraddizione che ha spinto la società civile a ricorrere al
contenzioso per ottenere, in via giudiziaria, ciò che gli Stati e le imprese non prov-
vedono a fare .
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Si è dunque posta a livello internazionale, in tempi recenti, una nuova forma
di “giustizia ambientale”, conosciuta come climate change litigation, afferente al
10 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita di Stato in Brasile, ha evidenzia-
to l’urgenza di una transizione verde che sia concreta, pragmatica, sostenibile ed efficace. Per troppo
tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cam-
biamento climatico […] Se vogliamo lasciare alle future generazioni un pianeta dove l’umanità
possa vivere e prosperare in pace, dovremo compiere, tutti insieme, progressi decisivi verso un sistema
di vita eco-compatibile, (https://askanews.it/2024/07/18/mattarella-ce-urgenza-transizione-
verde-concreta/).
11 human activities, principally through emissions of greenhouse gases, have unequivocally caused glo-
bal warming, with global surface temperature reaching 1.1°C above 1850-1900 in 2011-2020.
global greenhouse gas emissions have continued to increase, with unequal historical and ongoing
contributions arising from unsustainable energy use, land use and land-use change, lifestyles and
patterns of consumption and production across regions, between and within countries, and among
individuals, (https://report.ipcc.ch/ar6syr/pdf/IPCC_AR6_SYR_SPM.pdf). Per un approfon-
dimento sulla situazione nazionale, si veda il report del Sistema Nazionale per la Protezione
dell’Ambiente, “Il clima in Italia nel 2023”, presentato l’11 luglio 2024, reperibile al link
https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2024/07/Rapporto-SNPA-clima-
2023_09072024.pdf, in cui, tra l’altro, si evidenzia che Il 2023 si colloca al secondo posto della serie
per l’anomalia della temperatura massima (+1.07 °C), dopo il record del precedente anno 2022, e
al primo posto per l’anomalia di temperatura minima (+1.20 °C), superando il record del prece-
dente anno 2022. l’analisi per macroaree geografiche mostra che per la temperatura media il 2023
si colloca ovunque al secondo posto della serie dal 1961, (p. 55).
12 Pur rilevandosi un lieve calo rispetto alla misurazione di maggio 2024, pari a 427 ppm,
(https://climate.nasa.gov/vital-signs/carbon-dioxide/?intent=121).
13 https://www.questionegiustizia.it/articolo/contezioso-climatico#:~:text=Secondo%20l%27
UNEP%5B6%5D,giudiziari%20e%20di%20altro%20tipo%E2%80%9D.
14 Nel “Global Climate Litigation Report: 2023 Status Review” dell’UNEP si afferma che climate
ambition around the world remains inadequate to meet the challenge of our climate crisis. Despite
improvement in countries’ mitigation and adaptation targets, and despite numerous corporate
pledges to achieve net-zero emissions in the future, the international community is still a long way
from achieving the goals and objectives of the Paris Agreement, (link https://wedocs.unep.org/bit-
stream/handle/20.500.11822/43008/global_climate_litigation_report_2023.pdf?sequence=3).
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