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LE TECNICHE DI INTERROGATORIO RIPENSATE SOTTO IL PROFILO PSICOLOGICO




                    Si tenga presente che il video dell’incidente non conteneva alcuna imma-
               gine di vetri rotti, eppure i risultati hanno mostrato che in tutti e tre i gruppi,
               davanti alla domanda esplicita, alcuni individui avevano ricordato la presenza di
               vetri  rotti  in  misura  maggiore  coloro  ai  quali  era  stato  presentato  un  verbo
               estremo (schianto) rispetto al gruppo con uno moderato (impatto).
                    Il lettore potrà notare che l’anno di pubblicazione dell’articolo risale al
               1974! e ciò sia perché questo studio rappresenta una delle pietre miliari di come
               il linguaggio possa influenzare la ricostruzione del ricordo, sia per rendere idea
               di quanta strada è stata percorsa fino ad oggi e quanta resistenza offrono ancora
               questi processi nei “circuiti” della prova testimoniale.

               4.  Le tecniche di interrogatorio
                    Sulle distorsioni della memoria, negli ultimi anni, la comunità scientifica
               ha dedicato ampio spazio ed affinato la sua attività verso metodologie che per-
               mettono di massimizzare la qualità ed il numero di informazioni rivelate dalla
               fonte, al fine di essere giudicate (dal giudice) attendibili, quindi, credibili.
                    In questo paragrafo riportiamo solo due tecniche, l’Intervista Cognitiva e la
               Valutazione della Credibilità Cognitiva. Il fondamentale di questi approcci risiede,
               oltre nelle sue consolidate matrici teoriche, soprattutto per:
                    ➣ la loro implementazione tecnica: con tale termine , ricaviamo tutta l’es-
                                                                      11
               senza dell’utilizzo di tali procedure che non sono esclusivo appannaggio degli
               “addetti ai lavori” , pertanto le citate tecniche costituiscono solo una piccola
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               parte del patrimonio conoscitivo che alcuni studi di settore sottolineano e, ven-
               gono presentate in questa sede proprio per l’implementazione di protocolli di
               formazione e addestramento;
                    ➣ sono tese all’ottenimento della migliore performance possibile in merito
               alle dichiarazioni fornite ed al numero di dettagli ricavabili;
                    ➣ mirate a rendere al giudice elementi valutativi ai fini della determinazione
               dell’attendibilità intrinseca, al netto della volontà del testimone di mentire. Vale la
               pena di ricordate al lettore che anche se alcuni autori presentano tali approcci come
               tecniche  di  deception  (Vrij  &  Granhag,  2012),  altrimenti  detto  rilevamento  della
               menzogna, le medesime sono utilizzabili bidirezionalmente (Gudjonsson, 2003).


               11   “Tecnica” deriva dal greco antico “τέχνη” (téchne) che vuol dire saper fare, saper adoperare.
                    Da questo punto in poi viene adoperato a servizio della scienza, generatrice di sviluppo, per
                    diventare, successivamente, tecnologia. Nell’accezione presentata in questo articolo, il termi-
                    ne rimane fedele al suo significato etimologico, pertanto, diviene strumento di quel “saper
                    fare” che sugella ogni approccio formativo.
               12   Mi riferisco al personale impegnato, presso le Tenenze e Stazioni Carabinieri, nell’acquisizio-
                    ne di notizie di reato o procedere su delega dei P.M. ad atti di P.G.

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