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DOTTRINA
Questa importante legge ha aperto la strada ad ulteriori conoscenze
hanno permesso di apportare modifiche al numero di elementi che la memoria
può ricordare, aumentando la discrepanza fra quanto riferito da Miller e quanto
dalle ricerche successive. Questa discrepanza può essere spiegata proprio in ter-
mini di memoria pura e composta (Baars, 1993; Cowan, 1998): la prima si rife-
risce alla capacità di ricordare un numero limitato di item che corrisponde circa
a quattro (es. ricordare le quattro lettere r-s-t-v) senza l’utilizzo di strategie ne
mediante nessi associativi, la seconda fa utilizzo di questi metodi permettendo
il richiamo di più item (es. ricordare quattro parole). Ad oggi la letteratura scien-
tifica supporta l’idea che in media siamo capaci di mantenere quattro elementi,
e non 7 ± 2 come suggeriva Miller (Cowan 2001). Tuttavia, vi è un’altra legge
che aiuta un soggetto a ricordare ed è rappresentata dal principio di specificità
di codifica (econding specificity).
Il principio della specificità di codifica (Tulving, 1973) attesta che il ricordo di
un evento è facilitato se contesto di codifica e contesto di recupero sono simili,
pertanto, anche un sommozzatore chiamato a riferire su fatti o eventi accaduti
mentre egli lavorava in fondo al mare, avrà un ricordo più accurato se è rievo-
cato nello stesso luogo in cui lo ha sperimentato. Per dimostrare la portata di
questa legge psicologica, basti pensare che un adattamento simile è stato voluto
dal giudice nel caso Panarello (Stival & Scrofani, 2018).
Quanto finora rappresentato dalle leggi scientifiche, sottende ad una
potente rappresentazione generale della memoria: il ricordo non è una fedele
rappresentazione della realtà ma un’inferenza ricostruttiva delle tracce mnesti-
che “assenti nel circuito”.
La memoria è uno sforzo di ricostruzione (Johnson & Raye, 1981), para-
frasando uno dei pionieri del ruolo ricostruttivo del ricordo, si può affermare
che la memoria affonda le sue radici nella storia personale dell’individuo, strettamente legata
al suo mondo affettivo (Andreani, 1932). Si pone all’evidenza del lettore, il peso che
tali nozioni teoriche hanno sulla psicologia giuridica (Sposito, 2020) e cosa può
essere fatto per impedire le più impercettibili distorsioni del ricordo, tecnica-
mente dette hindsight bias (Mazzoni & Vannucci, 2007) .
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7 Hindsight bias è un fenomeno molto comune fra la popolazione e corrisponde alla distorsione
del ricordo di un evento o una situazione personale più simile ad una situazione attuale di
quanto non lo fosse in origine: un esempio clamoroso lo possiamo rinvenire dalla crisi finan-
ziaria del 2008, la dove gli analisti che sostenevano un pieno sviluppo economico, già dal
2007, avrebbero riferito successivamente che il fenomeno era facilmente prevedibile. A chiu-
sura del titolo semplificativo, tale effetto ha avuto un enorme impatto anche in seno alla
scienza la dove le ipotesi di ricerca venivano fatte a monte dell’esperimento stesso, al fine di
evitare alcuni aggiustamenti, del tutto inconsapevoli, solo dopo aver preso conoscenza del-
l’esito sperimentale.
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