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DOTTRINA
Lo studio prevedeva di far memorizzare ai soggetti dell’esperimento una
lista di sillabe (il più possibile neutre, per evitare che fattori esterni potessero
influire sul processo di apprendimento) successivamente, ai soggetti, veniva
chiesto di ripetere il materiale appreso in determinate scansioni temporali (20
minuti dopo, 1 ora dopo ect.). I risultati mostrarono che il materiale rievocato
è elevato se paragonato a quello riferito dopo un certo intervallo di temporale.
In poche parole, si ricorda meglio all’inizio e con il passare del tempo l’infor-
mazione tende ad essere dimenticata. Sebbene il lavoro di questo studioso fu
soggetto a critiche (Bartlett, 1932) per le artificiosità e la scarsa validità in con-
testi di vita ordinari (si parla di validità ecologica), si possono evidenziare alcune
tendenze principali che, successivamente, furono avvalorate da ulteriori studi.
Le principali traiettorie sono:
➣ Il contenuto di memoria diminuisce drasticamente nei primi venti minu-
ti e continua a scendere (un po’ meno) nella prima ora, per scemare progressi-
vamente fino a stabilizzarsi il giorno seguente. Si parla in questo caso di curva
potenziale dell’oblio. Si imparano meglio le informazioni nei primi venti minuti,
molte nella prima ora e poi progressivamente sempre meno, questa è chiamata
curva potenziale dell’apprendimento. Un esempio di come scienza e giurispru-
denza si intrecciano, la troviamo in una sentenza della Suprema Corte di
Cassazione dove disciplina che nei casi di presunto abuso sessuale è indispen-
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sabile prestare particolare attenzione alle primissime dichiarazioni del minore
essendo queste maggiormente attendibili perché non “inquinate” da interventi
4 Cassazione Sezione terza penale, sentenza 18 settembre 2007, n. 37147 P.
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