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DOTTRINA
In sintesi, il capitale umano non è solo una risorsa, ma è il cuore pulsante
di un’organizzazione, soprattutto se complessa come l’Arma dei Carabinieri.
Investire in esso attraverso la formazione, lo sviluppo professionale, la creazione
di un ambiente di lavoro positivo e la promozione di una cultura istituzionale
forte è essenziale per la crescita sostenibile e il successo a lungo termine.
Alla luce di ciò, è strategico, soprattutto in materia di contratti pubblici - area
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a rischio corruttivo “presunto” e, pertanto, core business dell’azione di prevenzione
della corruzione dell’ANAC - investire in formazione, affinché tutti i livelli gerar-
chici coinvolti nel nuovo modello organizzativo adottato dall’Amministrazione
siano in grado di partecipare proattivamente al miglioramento della qualità delle
procedure approvvigionative, dalla fase di programmazione a quella esecutiva, in
linea con l’obiettivo del Legislatore. I bisogni formativi possono anche essere
censiti attraverso la sottoposizione di questionari anonimi al personale impiega-
to nel ciclo degli appalti pubblici (dirigenti e non), in modo da individuare un
ordine di priorità degli interventi che l’organizzazione deve effettuare.
Una formazione costante sulla materia dei contratti pubblici e sui connessi
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rischi corruttivi, può fungere da strumento di barriera agli ipotizzati/potenziali
comportamenti rischiosi abilitati dalla scarsa conoscenza delle norme e proce-
dure che regolano il settore.
Accanto alla formazione, un ruolo importante per preservare e ottimizza-
re il capitale umano può essere assunto dall’applicazione di una metodologia
per innalzare la motivazione, attraverso la previsione di incentivi per il personale
che svolge funzioni tecniche nel settore dei contratti pubblici.
Nel vigente codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), l’art. 45 prevede
la corresponsione di tali forme di premio economico con la finalità di stimolare
ancora di più, attraverso la corretta erogazione degli incentivi, l’incremento
delle professionalità interne all’amministrazione e il risparmio di spesa per man-
cato ricorso a professionisti esterni.
6 Tale qualificazione è stata adottata sulla scorta delle rilevazioni effettuata dall’OCSE in ordine:
1) all’incidenza dei casi di corruzione internazionale riscontrati nel contesto degli appalti pub-
blici (circa 2/3 del totale) e alla quota di mercato occupata dalle spese approvvigionative rispet-
to alla spesa complessiva delle pubbliche amministrazioni (circa 29%) e al PIL (circa 13%);
2) alla vulnerabilità derivante dal grado di discrezionalità delle scelte da parte della pubblica
amministrazione degli operatori economici (trattasi in definitiva di una spesa non vincolata,
come invece avviene per la spesa pensionistica o per interessi sul debito);
3) all’impatto degli eventi corruttivi nell’area sulle finanze pubbliche, sulla concorrenza e
competitività delle imprese e sulla qualità delle opere dei servizi.
7 Rappresentabile attraverso il cosiddetto “diagramma bow-tie”, metodologia utilizzata per l’analisi
del rischio, in particolare per la prevenzione e la gestione di eventi indesiderati. Esso consente di
visualizzare chiaramente la differenziazione tra gestione del rischio preventiva e successiva, aiutan-
do a identificare le misure necessarie per prevenire o mitigare gli eventi indesiderati. È un potente
strumento per la prevenzione della corruzione e la gestione dei rischi in ambiti complessi.
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