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DOTTRINA
In ragione di ciò, un’alternativa all’incentivo è il premio (reward), il quale crea
un particolare legame reciproco di lealtà tra chi lo dà e chi lo riceve, ovvero una
relazione di reciprocità, un legame sociale. Questo non accade con gli incentivi
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monetari perché la loro controllabilità dà loro una bassa intensità relazionale . Un
incentivo monetario è uno scambio, e non crea particolari legami relazionali, se
le persone che scambiano operano all’interno della stessa organizzazione.
In tale contesto, per un’organizzazione come l’Arma dei Carabinieri, il cui
focus deve essere ineluttabilmente orientato alla valorizzazione della motivazione
intrinseca del lavoratore e del sense-making lavorativo, appare opportuno che si
ponga una maggiore enfasi sulla definizione di un giusto mix tra strumenti pre-
mianti e incentivanti, anche attraverso una politica di valorizzazione degli inca-
richi connessi con le procedure di approvvigionamento di servizi, forniture e
lavori nella Pubblica Amministrazione.
4. L’etica nei contratti pubblici
In un contesto di crescente richiesta di trasparenza, legalità e responsabilità
da parte dei cittadini e delle istituzioni, l’etica nei contratti pubblici è un tema attua-
le che riguarda non solo il rispetto delle norme e dei principi giuridici, ma anche il
comportamento morale e deontologico dei soggetti coinvolti nella programma-
zione, nella progettazione, nell’aggiudicazione, nell’esecuzione e nel controllo delle
opere e dei servizi pubblici. Si basa su alcuni valori fondamentali, come:
➣ la tutela dell’interesse generale e del bene comune, che devono prevalere
sugli interessi particolari e privati;
➣ la correttezza, l’imparzialità e la buona fede, che devono guidare le scelte
e le azioni dei pubblici funzionari e dei privati contraenti;
➣ l’efficienza, l’efficacia e l’economicità, che devono garantire la qualità e
la sostenibilità delle prestazioni e dei risultati;
➣ la trasparenza, la pubblicità e la partecipazione, che devono assicurare il
diritto di accesso alle informazioni e il coinvolgimento degli stakeholder;
propense a sviluppare una motivazione intrinseca, cioè una motivazione che nasce dal pro-
prio interesse e desiderio interno piuttosto che da ricompense esterne. Essa sostiene, altresì,
che una possibile ricompensa provoca un calo di interesse e non rafforza la possibilità che il
comportamento premiato venga ripetuto.
9 La motivation crowding theory è la teoria della psicologia e della microeconomia che suggerisce
che fornire incentivi estrinseci per determinati tipi di comportamento - come
promettere ricompense monetarie per portare a termine alcuni compiti - può talvolta
minare la motivazione intrinseca per eseguire quel comportamento. Il risultato di una diminu-
zione della motivazione, in contrasto con le previsioni dell’economia neoclassica, può essere
una diminuzione complessiva della prestazione complessiva. In particolare, il cosiddetto crow-
ding-out effect, a differenza del price effect, implica una riduzione nell’impegno o nello svolgimento
di una attività da parte di un individuo dovuta all’inserimento di interventi estrinseci.
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