Page 125 - Rassegna 2024-4_1
P. 125
LE MISURE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE:
IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO NEL PROCUREMENT PUBBLICO
In particolare:
➣ un RP per le fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione (cosid-
detto R3);
➣ un RP per la fase di affidamento che assume, quindi, le funzioni e i com-
piti relativi alla gestione della procedura di gara e all’aggiudicazione dell’appalto
(cosiddetto R1).
L’introduzione di queste nuove figure di RP mira a una:
➣ maggiore specializzazione e professionalizzazione, in quanto i due RP pos-
sono dedicarsi specificamente alle rispettive fasi del procedimento, acquisendo una
maggiore competenza e garantendo una più efficiente gestione degli appalti;
➣ sburocratizzazione e semplificazione, poiché la suddivisione dei compiti può
contribuire a snellire le procedure e a ridurre i tempi di affidamento degli appalti;
➣ più efficace prevenzione della corruzione, nella misura in cui l’affianca-
mento al RUP di due ulteriori centri di imputazione di responsabilità può raf-
forzare i meccanismi di controllo e prevenzione della corruzione.
In caso di esercizio di tale facoltà, preme sottolineare che la nomina del RUP
rimane comunque obbligatoria nell’atto di avvio dell’intervento pubblico (in caso
contrario l’incarico è svolto dal responsabile dell’unità organizzativa competente
per l’intervento), in virtù della responsabilità connessa con lo svolgimento delle
funzioni di supervisione, indirizzo e coordinamento dell’intervento.
Si viene, di conseguenza, a creare una tripartizione di competenze tra RUP,
R1e R3 che, in un’ottica di risk management , produce, da un lato un effetto di
5
“segregazione delle funzioni” in grado di incidere sulla quantificazione del rischio
corruttivo, dall’altro assurge al ruolo di vero e proprio presidio preventivo.
La scelta del modello organizzativo ex art. 15, comma 4, del d.lgs. 36/2023
deve essere effettuata in considerazione delle specifiche esigenze e delle carat-
teristiche degli appalti da affidare, in quanto la sua creazione è un passo impor-
tante per garantire una gestione efficace e trasparente delle attività dell’or-
ganizzazione. Per fare ciò, è necessario, pertanto:
➣ analizzare le esigenze dell’organizzazione, individuando gli obiettivi, le
risorse disponibili e le sfide da affrontare, attraverso il coinvolgimento dei
responsabili di ciascun settore per raccogliere informazioni dettagliate;
5 Il Risk Management, o gestione del rischio, è un processo organizzativo finalizzato alla valuta-
zione e pianificazione di tutte le attività necessarie alla riduzione del potenziale impatto nega-
tivo che variabili interne o esterne all’organizzazione hanno sul perseguimento di un deter-
minato obiettivo. In materia di “rischio corruttivo” nella Pubblica Amministrazione il prin-
cipale riferimento metodologico è costituito all’Allegato 1 del Piano Nazionale
Anticorruzione del 2019 (cfr. anche “Rapporto annuale del Referente Anticorruzione e
Trasparenza dell’Arma dei Carabinieri - anno 2023”, https://www.carabinieri.it/in-vostro-
aiuto/amm-trasp/amm-trasp-cc/altri-contenuti).
123