Page 101 - Rassegna 2024-4_1
P. 101
IL TRAFFICKING IN HUMAN BEINGS: UN’ESPLORAZIONE ANALITICA MULTIDIMENSIONALE
Infine, l’accompagnamento medico e psicologico è un aspetto imprescin-
dibile per il recupero fisico ed emotivo della vittima. I traumi fisici e psicologici
derivanti dal traffico di esseri umani richiedono interventi specialistici che, oltre
a rispondere alle esigenze immediate, favoriscano il lungo processo di guarigio-
ne. La personalizzazione dell’assistenza è determinante per la prevenzione di
sofferenze future e per favorire un recupero completo, che non si limiti a una
soluzione temporanea, ma che promuova un reinserimento stabile nella società.
In sintesi, nel processo di accoglienza e di assistenza alle vittime di traf-
fico di esseri umani ogni componente collabora per garantire un recupero
pieno e duraturo in «uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, la cui pietra
angolare è il reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie in materia
civile e penale» .
21
4. L’Operazione Sophia
Dal 2014 l’Unione Europea è stata travolta da una profonda crisi umani-
taria, determinata dall’aumento significativo di uomini, donne e bambini che, in
fuga da conflitti armati, regimi oppressivi e persecuzioni etniche o politiche,
hanno intrapreso pericolosi viaggi attraverso il Mar Mediterraneo verso le coste
di Italia e Grecia, con l’obiettivo di proseguire verso altri Paesi membri.
Il tema dell’immigrazione irregolare si è imposto con urgenza nell’agenda
politica europea, generando un crescente senso di insicurezza tra i cittadini e
accentuando le divergenze tra gli Stati membri. Questo scenario ha messo in
discussione i principi cardine dell’integrazione europea, tra cui la solidarietà, la
cooperazione intergovernativa e la protezione dei diritti fondamentali, eviden-
ziando al contempo le carenze dell’attuale sistema comune di gestione dei flussi
migratori, espressi principalmente dal Regolamento Dublino III (Reg. UE n.
604/2013) .
22
La crisi migratoria ha sottolineato l’urgenza di un approccio coordinato e
multilaterale, capace di conciliare la protezione dei diritti umani dei richiedenti
protezione internazionale, sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali
dell’Unione Europea (articoli 18 e 19), con le esigenze legate al controllo delle
frontiere e alla sostenibilità dei meccanismi nazionali di accoglienza.
21 Parlamento europeo e Consiglio, Considerando 1, Direttiva 2012/29/UE che istituisce
norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sosti-
tuisce la decisione quadro 2001/220/GAI, 25 ottobre 2012.
22 Parlamento europeo e Consiglio, Regolamento (UE) n. 604/2013 che stabilisce i criteri e i
meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda
di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese
terzo o da un apolide (rifusione), 26 giugno 2013.
99