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DOTTRINA




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                  In questo contesto si inserisce l’Operazione Sophia , missione navale europea
             lanciata il 22 giugno 2015 nell’ambito della Politica di Sicurezza e Difesa Comune
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             con Decisione del Consiglio del 18 maggio 2015) , con gestione operativa centra-
             lizzata a Roma, per un intervento militare dell’Unione europea nel Mediterraneo
             centromeridionale (EUNAVFOR MED). Tale impegno si innesta in un quadro
             di iniziative europee e nazionali, proseguendo gli interventi inaugurati dall’ope-
             razione italiana Mare Nostrum nel 2013 e Triton nel 2014 dell’Agenzia Frontex.
                  Lo scopo era quello di una «gestione militare della crisi che contribuisce a
             smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri
             umani […] realizzata adottando misure sistematiche per individuare, fermare e
             mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai pas-
             satori o dai trafficanti, in conformità del diritto internazionale applicabile» . A
                                                                                    25
             tal proposito, l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di
             Sicurezza dell’epoca, Federica Mogherini, confermò che con l’Operazione l’in-
             tenzione era quello di «stroncare il modello di business di coloro che traggono
             vantaggio dalla miseria dei migranti. Ma si tratta solo di una parte di una strategia
             più ampia, che comprende anche la cooperazione con i partner africani […]».
                  In particolare, essa era estrinsecata per fasi successive:
                  ➣ in  un  primo  momento,  a  mezzo  di  individuazione  e  il  monitoraggio
             delle reti di migrazione attraverso la raccolta dati e il pattugliamento nelle acque
             internazionali;
                  ➣ secondariamente, intervenire con fermi, ispezioni, sequestri e dirotta-
             menti di imbarcazioni sospette in alto mare, oppure, con il consenso dello Stato
             costiero interessato, all’interno delle sue acque territoriali e interne;
                  ➣ in un terzo passaggio, impiegare misure decisive contro le imbarcazioni
             e i mezzi sospettati di essere usati per il traffico e la tratta di esseri umani, inclu-
             se azioni volte a renderli inoperativi o inutilizzabili. Esso viene poi esteso, in
             particolare, nel territorio dello Stato libico.
                  Il mandato iniziale dell’Operazione Sophia - originariamente stabilito fino
             al  31  marzo  2019  -  è  stato  oggetto  di  successive  proroghe  deliberate  dal
             Consiglio  d’Europa.  Tuttavia,  in  occasione  del  Consiglio  Affari  Esteri
             dell’Unione  Europea  del  17  febbraio  2020 ,  l’Alto  Rappresentante  per  gli
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             23   https://www.operationsophia.eu. Consultato il 15 gennaio 2025.
             24   Consiglio europeo, Decisione (PESC) 2015/778 relativa a un’operazione militare dell’Unione
                  europea nel Mediterraneo centromeridionale (EUNAVFOR MED), 18 maggio 2015.
             25   Ibidem.
             26   https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2020/03/31/eu-launches-opera-
                  tion-irini-to-enforce-libya-arms-embargo/# e  https://www.consilium.europa.eu/it/mee-
                  tings/fac/2020/02/17/. Consultati il 15 gennaio 2025.

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