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DOTTRINA




                  La  dura  opposizione  dei  negoziatori  dell’Eurocamera  ha  portato  a  un
             compromesso basato su un approccio suddiviso in più livelli, con regole di tra-
             sparenza orizzontali per tutti i modelli. Con l’approvazione del testo però, tali
             dubbi sono stati dissipati lasciando alla fase dell’attuazione il superamento delle
             criticità sull’innovazione e sull’equilibrio tra la trasparenza e la protezione dei
             segreti in ambito commerciale. Oltre agli stati sopra citati, anche l’Austria ha
             avanzato delle preoccupazioni relative alla protezione dei dati e alle regole che
             vietano, seppur in parte, alcune pratiche di IA, come l’identificazione biometri-
             ca a distanza. In netta controtendenza è stato il commento del commissario
             europeo  al  Mercato  Interno,  Thierry  Breton,  definendo  l’approvazione  del
             testo di legge come “una prima storica” riconoscendo l’equilibrio raggiunto dai
             negoziati per bilanciare innovazione e sicurezza.
                  Il regolamento sull’IA ha visto come relatore anche l’europarlamentare
             italiano Brando Benifei che ha commentato l’approvazione del testo come “un
             bel giorno per l’UE” evidenziando la necessità di “sostenere l’applicazione anti-
             cipata delle regole per il contrasto a disinformazione e deepfakes per proteggere
             le nostre democrazie nell’anno elettorale più importante per l’Europa e per il
             mondo”.
                  Lo step successivo ora sarà quello del voto delle commissioni Mercato
             unico e libertà civili del Parlamento europeo per poi approdare alla plenaria per
             il via libera definitivo. Il regolamento, una volta superati positivamente tutti i
             passaggi dell’iter legislativo, sarà ratificato dal Consiglio dell’Unione Europea.
             A questo proposito è stato lanciato a metà novembre il Patto Ue sull’intelligen-
             za artificiale, per anticipare volontariamente i requisiti (considerati i tempi per
             l’entrata in vigore del Regolamento) e dallo scorso gennaio la Commissione
             Europea ha istituito anche al suo interno un Ufficio ad hoc.

             3.  Il Patto europeo e i progetti a supporto dell’Artificial Intelligence
                  Il Patto sull’intelligenza artificiale è differente dall’AI Act poiché si tratta
             di un’iniziativa dell’Unione Europea volta ad anticipare volontariamente i requi-
             siti della prima legislazione mondiale in materia prima della sua entrata in vigo-
             re, considerato l’iter legislativo complesso da percorrere. In sostanza, l’esecuti-
             vo comunitario ha creato una sezione specifica nella piattaforma dell’alleanza
             per l’intelligenza artificiale dedicata alle aziende tecnologiche.
                  Questa piattaforma ha lo scopo di condividere al suo interno le migliori
             pratiche di IA al fine di creare un ambiente di discussione per affrontare le
             eventuali criticità sulla progettazione e conformità delle tecnologie IA, oltre che
             dialogare sulle tecniche più attendibili per svilupparla e aggiornarla.


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