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IL LEGAL FRAMEWORK EUROPEO E I PROGETTI A SUPPORTO DELL’UTILIZZO
                                       DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE




               2.  Le normative europee e i timori internazionali sull’Artificial Intelligence
                    La digitalizzazione e la gestione dell’intelligenza artificiale sono già stati
               oggetto di discussione in diverse sedi e palazzi istituzionali europei e mondiali
               mostrando così l’attenzione degli organi politici sul tema. Già diversi mesi fa,
               infatti, un gruppo composto da circa mille esperti aveva stilato una lettera aper-
               ta dal titolo Pause Giant AI Experiments: An Open Letter .
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                    La lettera, secondo gli esperti del settore, propone di sospendere tempo-
               raneamente lo sviluppo dell’intelligenza artificiale a discapito del miglioramento
               delle normative e delle regolamentazioni che riguardano l’intelligenza artificiale,
               per evitare che questa possa migliorare troppo rapidamente e uscire dal control-
               lo dei vari Paesi. Nella lettera si legge: “Chiediamo pertanto a tutti i laboratori
               di intelligenza artificiale di sospendere immediatamente per almeno sei mesi
               l’addestramento  dei  sistemi  di  intelligenza  artificiale  più  potenti  di  GPT-4.
               Questa pausa dovrebbe essere pubblica e verificabile e includere tutti gli attori
               chiave. Se tale pausa non può essere attuata rapidamente, i governi dovrebbero
               intervenire e istituire una moratoria. I laboratori di intelligenza artificiale e gli
               esperti indipendenti dovrebbero sfruttare questa pausa per sviluppare e imple-
               mentare congiuntamente una serie di protocolli di sicurezza condivisi per la
               progettazione e lo sviluppo avanzati di intelligenza artificiale che sono rigoro-
               samente  controllati  e  supervisionati  da  esperti  esterni  indipendenti.”
               L’attenzione sul tema è stata posta anche nelle sedi istituzionali europee.
                    Nell’appuntamento  annuale  del  parlamento  europeo  sullo  Stato
               dell’Unione 2023, la presidente della Commissione Europea Ursula von der
               Leyen ha incentrato il suo discorso sulle sfide derivanti dalla digitalizzazione ed
               in particolare sulla diffusione e l’uso dell’intelligenza artificiale. Se da un lato, la
               presidente ha espresso il suo favorevole pensiero sullo sviluppo dell’intelligenza
               artificiale e del mondo digitale, concordando con l’aumento degli investimenti
               in progetti tecnologici, considerati il presente e il futuro per le comunicazioni
               tra persone e per la condivisione delle conoscenze; dall’altro, sono state poste
               all’attenzione della platea parlamentare anche le preoccupazioni sul tema, nello
               specifico riguardo l’erroneo utilizzo di internet per la diffusione di materiale e
               contenuti falsi e nocivi. Proprio in merito a tale preoccupazione, la presidente
               ha dichiarato: “Centinaia di sviluppatori di intelligenza artificiale, accademici ed
               esperti di primo piano ci hanno recentemente ammonito con queste parole:
               «Ridurre  il  rischio  di  estinzione  in  conseguenza  dell’intelligenza  artificiale
               dovrebbe essere una priorità globale come lo è per altre minacce per l’intera
               società quali le pandemie e la guerra nucleare».
               3    https://futureoflife.org/open-letter/pause-giant-ai-experiments.

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